Jamal Badaoui, ritenuto la "mente" dell'attentato all'incrociatore americano "Uss Cole", è evaso da un carcere dello Yemen. Lo ha confermato l'Interpol dopo l'annuncio da parte delle autorità arabe. Nell'attacco, avvenuto il 12 ottobre 2000, morirono 17 marinai statunitensi. Badaoui faceva parte dei 23 prigionieri ritenuti pericolosi fuggiti da un centro di detenzione dei servizi segreti yemeniti a Sana'a.
L'Interpol ha diffuso un'"allerta arancione" in seguito alla fuga di massa, che ha coinvolto doversi presunti membri di al Qaida. Fra questi figura - oltre a Jamal Ahmed Badaoui, presunto cervello dell'attentato contro il cacciatorpediniere americano Uss Cole a Aden nell'ottobre 2000 - Fawaz Yahya Al Rabeei, uno dei responsabili dell'attentato contro la petroliera francese "Limburg" nel Golfo di Aden nell'ottobre 2002.
Tredici evasi apparterrebbero all'organizzazione guidata da Osama Bin Laden. La loro "evasione ormai non può più non essere considerata un problema interno allo Yemen", ha chiarito il segretario generale dell'Interpol Ronald Noble. In un comunicato, Noble ha invitato gli stati membri "ad adottare tutte le misure precauzionali all'interno delle loro frontiere e a offrire tutto il loro aiuto allo Yemen per individuare e arrestare i terroristi di Al Qaeda".