Quando manca poco più di una settimana allo scontro diretto con l'Inter, Luciano Moggi continua a non risparmiare la sua ironia agli avversari: "L'Inter adesso è la nostra vera antagonista. L'avevo detto, ha le qualità per arrivare seconda e continuo a credere che ce la farà". Su Ibrahimovic al Real: "E' una chiacchiera da bar, non ce l'hanno chiesto. Ballack ed Henry? Non si comprano giocatori per fare numero, stiamo bene così".
Domenica 12 febbraio la Juventus potrebbe mettere definitivamente la parola fine al discorso scudetto. A San Siro andrà in scena la supersfida con l'Inter e una vittoria bianconera spegnerebbe definitivamente anche il lumicino di speranze rimasto agli uomni di Mancini. "Non so se si deciderà tutto lì - commenta Moggi - di sicuro è una partita importante. L'Inter in questo momento e' la nostra vera antagonista. L'avevo già detto, ha le qualità per arrivare seconda e continuo a credere che ce la farà". Moggi non vuole sentir parlare di calendario più agevole prima dello scontro diretto. "Le partite semplici non mi piacciono mai, sono le più complicate". Una battuta sul momento no del Milan. "Che ci sia qualcosa da fare sul Milan non ci sono dubbi, serve qualche inserimento, ma sicuramente non è una squadra da rifare. Il mio futuro? Dal Milan non ho avuto nessuna richiesta e ho sempre detto di stare bene dove sto".
Poi il d.g. bianconero difende Ibrahimovic, un campione che rimarrà a Torino ancora a lungo: "Alla Juve le multe si danno quando è giusto e multare Zlatan per l'espulsione contro la Roma non sarebbe giusto. Le voci di un suo passaggio al Real? Chiacchiere da bar, non abbiamo mai ricevuto richieste da parte del club spagnolo e Ibra ce lo teniamo stretto. Anche su Ballack sono state dette tante cose, ma noi non compriamo giocatori per fare numero: abbiamo già il meglio". Moggi scherza anche sulle presunte scortesie lamentate da Giraudo in tribuna all'Olimpico durante Roma-Juve: "Non so cosa sia successo, io ho l'abitudine di vedere il secondo tempo davanti alla tv con un bel piatto di bucatini all'amatriciana. Una tradizione che porta anche fortuna perché nel tragitto dalla tribuna al ristorante di solito facciamo sempre gol. In coppa Italia ne abbiamo segnato uno, in campionato invece addirittura due".