Niente guerra nel paese del Papa
Bergamo, vietata anche se è per gioco
Proprio il paese natale del Papa che ha pubblicato la "Pacem in terris", Giovanni XXIII, è diventato per un gruppo di appassionati di "softair" il luogo preferito per giocare alla guerra. Circa 20 persone si trovavano ogni domenica a Sotto Il Monte, in provincia di Bergamo, con tute mimetiche e armi finte. Il sindaco ora ha detto basta, obbligando il gruppo a traslocare con un provvedimento comunale.
Non è stato solo il rispetto per il "Papa buono" a spingere i sindaco, Eugenio Bolognini, ad adottare misure dure. Gli abitanti del paesino del Bergamasco erano ormai costretti a rinunciare alle gite della domenica pomeriggio per la paura di essere colpiti dai proiettili vaganti. Palline che, seppur innocue, sporcavano comunque i boschi frequentati dai membri del club.
Dopo aver tentato per mesi di convincere i finti soldati con le buone maniere, Bolognini ha deciso di cambiare tono. Ha inviato una lettera al responsabile del gruppo annunciando che "ai sensi del regolamento comunale di polizia urbana (articolo 20, comma 2) su tutto il territorio comunale è vietato l'esercizio di giochi o attività sportive che simulino tecniche ed esercitazioni belliche o militari. Pertanto il comando di polizia locale dell'Isola bergamasca, che legge per conoscenza, provvederà agli opportuni controlli affinché tale norma regolamentare venga rispettata applicando le sanzioni previste nei confronti di eventuali trasgressori.".
Il primo cittadino ovviamente ha ricordato anche quanto sia "inopportuna un'attività simile sul territorio di un comune internazionalmente conosciuto per aver dato i natali alla grande figura di papa Giovanni XXIII, uomo che ha donato al mondo un messaggio di carità, di speranza e di pace per tutte le generazioni".
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