Dopo le minacce di "svuotare il sacco" in merito alla questione del crac Perugia, l'uragano Gaucci non si placa, anzi rincara la dose promettendo che scriverà un memoriale con tanto di nomi, cognomi e cifre sborsate durante i suoi anni di presidenza. Il bersaglio principale è sempre Geronzi, presidente di Capitalia, e il suo racconto è ricco di dettagli: "A lui ho procurato gioielli e almeno otto quadri d'autore".
Dal paradiso domenicano nel quale si trova da oltre sette mesi, Luciano Gaucci è un fiume in piena. Vulcanico da presidente, vulcanico da indagato, soprattutto perchè di mezzo hanno messo la sua famiglia, i suoi affetti più cari.
Ma l'uragano Gaucci è pronto a dare battaglia a tutto il mondo del calcio e, dopo aver dichiarato che "tutto il calcio è taroccato", promette che a breve scriverà un memoriale facendo nomi, cognomi e cifre sborsate a quelli che all'epoca della presidenza del Perugia erano amici e che ora invece sono i suoi nemici: "Tornerò, semmai tra due mesi, ma prima devo preparare un memoriale esplosivo, con nomi, cognomi, cifre e date che riguardano la gestione del calcio italiano che è corrotto e corruttibile". Un che sarà senzaltro materiale di studio della Procura di Perugia.
L'arresto dei figli Alessandro e Riccardo ha scatenato l'ira di Gaucci soprattutto perchè, secondo l'ex presidente, sono state dette troppe cose false. E se la barca affonderà, Gaucci vuole portarsi dietro tutti i responsabili, perchè "io sono pronto a pagare, ma assieme a me dovranno farlo tutti i responsabili".
I bersagli dell'ex presidente umbro sono sostanzialmente due: Geronzi, presidente di Capitalia, e la Gea, gestita da Alessandro Moggi. Anche se nemmeno Carraro, presidente della Figc, si è sottratto alle accuse di big Luciano. Geronzi avrebbe aiutato Gaucci all'inizio della sua carriera per poi chiederne in cambio benefit vari, tra cui soldi, regali e gioielli, fino a pacchi e ceste di Natale per gli amici, oltre a pregiato cioccolato e chili e chili di aragoste fresche.
E nel memoriale di prossima uscita, che se pubblicato potrebbe diventare un best seller, Gaucci scriverà di aver portato a Geronzi "gioielli e almeno otto quadri d'autore, tra cui tre Guttuso e due De Chirico", come riportato da "Repubblica". E uno dei due Guttuso sarebbe niente meno che il ritratto di Dino Zoff ai Mondiali dell' '82, poi diventato uno dei francobolli più famosi d'Italia.
Capitalia ha subito smentito qualsiasi accusa, affidandosi ai propri legali e definendo "farneticazioni" quelle di Gaucci, mentre la Gea ha deciso di non commentare "le parole di un ricercato". Ma Gaucci rincara la dose: "Ho incontrato Geronzi anche lo scorso giugno e mi ha fatto chiamare da molti politici. Mi ha promesso 15 milioni ma poi ha pensato che da fallito avrei avuto meno credibilità. Ma io ora, da fallito, racconto tutto". La tempesta sembra appena iniziata.