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Grecia, spiati premier e politici

Inchiesta su intercettazioni "segrete"

Dopo le rivelazioni del quotidiano ateniese "Ta Nea", la magistratura greca ha aperto un'inchiesta preliminare circa alcune intercettazioni clandestine effettuate sui telefoni cellulari del premier Kostas Karamanlis e altri esponenti del governo. Lo hanno reso noto radio locali, citando fonti giudiziarie secondo cui anche il ministro degli Esteri, Petros Molyviatis, sarebbe stato vittima di queste intercettazioni.

Secondo il giornale "oltre un centinaio di persone" sarebbero state vittime delle intercettazioni illegali effettuate "con una moderna apparecchiatura per l'ascolto telefonico". Sempre secondo quanto riferito dal quotidiano, la vicenda sarebbe stata rivelata "da un funzionario di una grande società di telefonia mobile in Grecia". Della scottande vicenda si stanno interessando il ministro della Giustizia, Anastissis Papaligouras, e dell'ordine pubblico, Geroges Voulgarakis, chiamati a riferire dopo le rivelazioni della stampa.

Il portavoce del governo, Theodoros Roussopoulos, ha confermato le indiscrezioni, dicendo che "tra i telefoni intercettati vi sono quelli del primo ministro, di membri del governo, di un ex ministro ora all'opposizione, e di altre persone". Lo stesso ha aggiunto che la magistratura ha aperto sulla vicenda un'inchiesta preliminare contro ignoti in cui si ravvisa il reato di violazione della privacy delle comunicazioni telefoniche e forse anche quello di spionaggio.

Secondo quanto sinora accertato, le intercettazioni sono cominciate prima delle Olimpiadi di Atene, svoltesi nell'agosto del 2004, e sono proseguite sino al marzo del 2005 quando la compagnia di telefonia mobile Vodafone Grecia le ha scoperte ed ha avvertito le autorità. Stando al responsabile dell'azienda, George Koronias, erano almeno un centinaio i telefonini intercettati.