Seduta vivace in Piazza Affari, con scambi per oltre 3,9 miliardi di euro e gli indici che hanno toccato nuovi massimi. Il Mibtel finisce a più 0,74% a 28.017 punti, superando così il livello raggiunto nel maggio del 2001, mentre lo S&P/Mib guadagna lo 0,85% a 36.967, archiviando un nuovo record dal lancio avvenuto nel giugno 2003. All Stars finisce a +0,73% a 14.852, Star a +0,74% a 17.819, Techstar a +0,56% a 10.896.
Acquisti su Fiat e sul settore moda, mentre ha frenato Eni ed è rimasta al palo Telecom, a differenza di Fastweb.
FIDUCIA SU FIAT
Ha ripreso quota il titolo del Lingotto (più 1,09% a 8,16 euro) dopo i dati sulle immatricolazioni di auto in Francia e sull'attesa dell' analogo risultato italiano, diffuso a mercati chiusi. Pochi movimenti, a monte della catena di controllo, per le casseforti di famiglia Ifi (più 0,15% a 14,47) e Ifil (più 0,23% a 3,95). Sugli scudi invece, nel settore auto, Pininfarina (più 2,16% a 31,62).
ENERGIA AL PALO
Il calo del greggio non ha favorito Eni (meno 0,08% a 24,96), mentre Erg (più 0,94% a 21,42) si è mossa in controtendenza. Sostanzialmente invariata Enel (più 0,03% a 6,96) che ha diffuso i dati preliminari relativi all'esercizio 2005.
UNICREDIT SOPRA 6 EURO
In luce tra i bancari Unicredit (più 2,31% a 6,01), che ha raggiunto un nuovo massimo sopra la soglia tecnica dei 6 euro. Ali ai piedi anche per Sanpaolo (più 2,24% a 13,68) e Capitalia (più 1,51% a 5,39). Bene Mps (più 2,55% a 4,02) e Intesa (più 2,11% a 4,78), sulla cui possibile fusione ha dato un giudizio favorevole uno studio di Euromobiliare. E' rimasta poco sopra l'equilibrio la Popolare Italiana (più 0,33% a 8,24), mentre si sono messe in evidenza la Banca Popolare di Milano (più 0,78% a 10,19) e Banche Popolari Unite (più 1,21% a 19,52), da alcune sedute in luce in vista di possibili novità in tema di riforma del voto capitario, tipico delle banche popolari, che renderebbe questi istituti più contendibili.
ASSICURATIVI POCO MOSSI
Poco più che invariata Fondiaria-Sai (più 0,39% a 30,6) così come Generali (più 0,35% a 28,55), dopo il via libera da parte delle autorità di Pechino allo sbarco in Cina per il ramo danni. Sotto pressione invece Ras (meno 1,03% a 21,04), a differenza di Unipol (più 1,33% a 2,59) in attesa del verdetto della Consob sul dossier Bnl (più 1,54% a 2,96).
TELECOM PIATTA
Al palo Telecom (meno 0,43% a 2,3), in attesa che si giunga a una soluzione con i soci bresciani di Hopa su Olimpia, la cassaforte di controllo del gruppo telefonico. Sotto tono anche Pirelli (meno 0,53% a 0,79), mentre in campo telefonico si segnalano acquisti su Fastweb (più 2,51% a 40,87), che si è ripresa dallo scivolone della vigilia, e Tiscali (più 0,8% a 2,64). Bene anche Seat Pagine Gialle (più 2,26% a 0,43), a differenza di Ti Media (meno 0,58% a 0,42).
CHI SALE E CHI SCENDE
Debole Tod's (meno 2,17% a 59,83), in controtendenza con il resto del made in Italy, caratterizzato dal balzo di Valentino (più 2,46% a 22,88), Marzotto (più 2% a 3,83) e Geox (più 3,04% a 9,62). Ancora debole Fullsix (meno 1,59% a 9,8) dopo lo scivolone della vigilia a seguito dell'Opa lanciata da Marco Benatti. Denaro su Gemina (più 4,13% a 2,29), che ha incontrato gli analisti a Londra, e sulle società del gruppo Gavio, da Sias (più 2,43% a 10,34) ad Autostrada Torino-Milano (più 2,59% a 16,51), pronte allo sbarco in Cile insieme ad Autostrade (meno 0,19% a 20,78).