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Papa Francesco in Iraq, incontro col presidente Barham Salih: "Tacciano le armi ovunque"

Prima di partire, Bergoglio ha scritto un telegramma al Capo dello Stato Mattarella: "Sarò pellegrino di pace" 

Il volo Alitalia con a bordo Papa Francesco e il seguito, partito dall'aeroporto di Fiumicino alle 7:45, è atterrato alle 11:54 (13:54 locali) all'aeroporto di Baghdad, in lieve anticipo sulla tabella di marcia. Bergoglio ha incontrato il presidente iracheno Barham Salih e, nel palazzo presidenziale, ha pronunciato il primo discorso nel Paese mediorientale: "Tacciano le armi e se ne limiti la diffusione, qui e ovunque. Basta violenze ed estremismi".

Durante i quattro giorni di soggiorno in Iraq, saranno sette in totale i discorsi di Bergoglio. Il rientro in Italia è previsto per l'8 marzo all'aeroporto militare di Roma Ciampino.

Il Pontefice si è imbarcato salendo sulla scaletta dell'aereo con il consueto borsone nero e con la mascherina bianca sul volto. Nel lasciare Casa Santa Marta, poco prima delle ore 7, il Santo Padre si è intrattenuto per alcuni momenti con circa 12 persone accolte dalla Comunità di Sant'Egidio e dalla Cooperativa Auxilium, rifugiatesi in anni recenti in Italia dall'Iraq.

Il Papa a Mattarella: "In Iraq come pellegrino di pace" In un telegramma inviato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il pontefice ha detto: "Nel momento in cui lascio Roma per recarmi in Iraq pellegrino di pace e di fraternità tra i popoli, mi è gradito rivolgere a lei, signor presidente, il mio deferente saluto, che accompagno con fervidi auspici di serenità e prosperità per il caro popolo italiano".