COVER E DUETTI

Sanremo 2021, le pagelle della terza serata: Ghemon è un "nero per caso", Stato sociale emozionanti

Serata di cover e duetti al Festival. Tanti i problemi tecnici, soprattutto nella prima parte, che hanno influito sulla resa di molte esibizioni

di Massimo Longoni

Terza serata del Festival di Sanremo 2021, la ormai tradizionale serata dedicata a cover e duetti. Tanti problemi tecnici e conseguenti imprecisioni nelle esecuzioni, ma anche momenti di grande emozione. Tra i migliori Ghemon a cappella con i Neri per caso, Arisa con Michele Bravi e Lo Stato sociale che ha ricordato i locali di cultura chiusi a causa del Covid.

Noemi e Neffa - Prima di andare via A fronte di un bell'arrangiamento ricco di fiati e con un basso disco rotolante esce un pasticcio, con Noemi alla ricerca disperata del gobbo elettronico e le voci che per tutta la prima parte, a causa di evidenti problemi di audio, più che andare insieme si pestano i piedi. Occasione persa. 5

Fulminacci, Valerio Lundini e Roy Paci - Penso positivo Versione piuttosto fedele dell'originale di Jovanotti, dove la maggior differenza è data dai graffi e dagli intarsi della tromba di Paci. La cosa più bella è il break parlato che Lundini stravolge in chiave ironica. Onesta. 6+

Francesco Renga e Casadilego - C'è una ragione di più L'originale, sia nella versione della Vanoni che in quella di Reitano, ha una sofferenza nella strofa che si trasforma in energia liberatoria. Qui ne viene offerta un'interpretazione piaciona da una parte e in punta di piedi dall'altra. Fuori fuoco. 5

Extraliscio con Davide Toffolo e Peter Pichler - Medley Rosamunda Il Kazachok si mescola a Rosamunda in un'allegra caciara folk e l'Ariston sembra per un attimo il primo pomeriggio del Concertone del Primo maggio. Peccato sia in gran parte fatica sprecata perché in sala non c'è nessuno a ballare. 6,5

Fasma e Nesli - La fine Serata disgraziata per i fonici dell'Ariston. In questo caso deve intervenire Amadeus fermando tutto e chiamando la pubblicità perché Fasma canta per metà canzone con il microfono spento. Al secondo tentativo la voce si sente ma Fasma si libera dall'auricolare dopo poco, segno che ancora qualcosa non va. Tanta fatica poca resa. 5

Bugo e I Pinguini Tattici Nucleari - Un'avventura Versione "tribale", con un martellante accompagnamento di timpani. La tengono su soprattutto i Pinguini che ci mettono la loro carica gioiosa e distraggono da qualche pasticcio di Bugo.  6-

Francesca Michielin e Fedez - Lei al piano e lui in piedi partono per un medley che vede "Dal verde" di Calcutta scivolare in una versione swingata de "Le cose in comune" di Silvestri. Poi parte la sarabanda sanremese: divertente "Felicità" cantata imbronciati, sorprendenti gli incroci con "Fiumi di parole" e "Non amarmi". Meglio l'idea dell'esecuzione 6+

Irama con Francesco Guccini - Cyrano Esibizione filmata alle prove come da regolamento per lo stop Covid che è toccato al cantante. Bella versione, intensa, emozionante e fuori dai suoi schemi. A voler essere pignoli va considerato che lui si è evitato i problemi tecnici della serata. Comunque 7

Maneskin con Manuel Agnelli - Amandoti Il buon Damiano molto meglio quando spinge e graffia di quando canta soffuso nell'intro, dove viene fuori qualche magagna. Certo, il confronto diretto con Manuel rischia di essere penalizzante. Ma quando la canzone si lascia andare in un furente tango hard rock le cose viaggiano alla grande. 7,5

Random e The Kolors - Ragazzo fortunato Prendi una canzone, trattala male... L'arrangiamento rock sincopato non fa che rendere più caotica un'esecuzione, quella di Random, dove l'intonazione è un optional. 4

Willie Peyote e Samuele Bersani - Giudizi universali La canzone è un gioiello purissimo e a cantarla c'è il suo autore. Già questo è un vantaggio non indifferente. Il vero ospite è Willie che si limita al compitino con intelligenza: il suo merito maggiore è la misura con cui affronta un pezzo di cui non viene toccato praticamente nulla rispetto all'originale. 7,5 

Orietta Berti con Le Deva - Io che amo solo te Il capolavoro di Sergio Endrigo viene presentato in un arrangiamento enfatico che mira a esaltare le voci delle interpreti ma non rende giustizia al pezzo. Brave le Deva, meglio quando armonizzate che da soliste, ma quando Orietta entra è un altro mondo. 6,5  

Gio Evan con i cantanti di The Voice Senior - Gli anni Una versione stralunata, corale, pasticciata del pezzo degli 883, forse più adatta attorno a un falò in spiaggia che all'Ariston.  4,5

Ghemon e i Neri per caso - L'essere infinito (L.E.I.) Per una sera Ghemon diventa il settimo nero per caso per un medley che vede "Le ragazze", "Donne" di Zucchero e poi una strepitosa "Acqua e sapone" degli Stadio dove entra anche l'orchestra. Senza una sbavatura. 8

La Rappresentante di Lista e Donatella Rettore - Splendido splendente  Musicalmente rispettosa dell'anima disco dell'originale, con Veronica Lucchesi che mette voce e interpretazione teatrale, mentre alle sue spalle due coriste "siamesi" unite per i capelli si scatenano suonando anche il kazoo. Rettore entra sul finale a mettere il suo sigillo di personalità. 7,5

Arisa e Michele Bravi - Quando quando Canzone di una delicatezza commovente che si adatta bene sulle vocalità dei due interpreti anche se a tirare la carretta è soprattutto Arisa. 7+

Madame - Prisencolinensinainciusol E alla fine i famigerati banchi a rotelle della Azzolina trovarono un'utilizzazione per la coreografia di questa cover. Madame usa il classico di Celentano soprattutto in chiave simbolica anche se nella sua riproposizione teatrale deve passare metà del tempo a lottare con i suoi ear monitor. 6+

Annalisa con Federico Poggipollini - La musica è finita La dolenza presente nella versione di Bindi con la pulizia e la forza vocale di Annalisa si perdono, tanto più con i robusti inserti chitarristici di Capitan Fede. Ma è una scelta deliberata per dire che la musica NON è finita. 7-

Lo Stato Sociale con Emanuela Fanelli e Francesco Pannofino - Non è per sempre Una voce nel silenzio assordante di tutti i locali, teatri, live club chiusi da un anno per la pandemia. Sono quelli che vengono citati in un lungo intermezzo del brano, un pugno allo stomaco per dire che questo stop non sarà per sempre. 8

Gaia con Lous and the Yakuza - Mi sono innamorato di te Una versione ricca di "saudade" che però non ha la carica dolorosa dell'originale 6,5

Colapesce Dimartino - Povera patria  Sono soli sul palco ma con loro c'è la registrazione della voce inedita di Battiato, per il verso che chiude il pezzo. Ed è la cosa migliore considerate le tante imprecisioni. Forse troppa emozione ad affrontare un brano di tale portata. 6-

Coma_Cose con Alberto Radius e Mamakass - Il mio canto libero  Battisti è uno dei loro modelli e il pezzo è quindi nelle loro corde, tanto più che vengono accompagnati da Radius che di Battisti era il chitarrista. Ne offrono una versione rispettosa al limite della timidezza, ma con molte sbavature. 5,5

Malika Ayane - Insieme a te non ci sto più Nessun duetto per Malika che si prende sulle spalle il peso della canzone tutta da sola. Ne offre una versione sospesa, delicata, punteggiata dal piano e coreografata in modo teatrale. Eleganza allo stato puro 7,5

Max Gazzè e la Magical Mistery Band - Nel mondo Il brano dei CSI è già da brividi. Max per eseguirlo porta sul palco mezza scena romana (Daniele Silvestri, Gabriele Lazzarotti, Fabio Rondanini, Daniele Fiaschi, Duilio Galioto, Daniele Tortora). Crescendo quasi prog e grande intensità per fare incontrare due mondi all'apparenza inconciliabili. 7,5 

Ermal Meta con Napoli Mandolin Orchestra - Caruso Il coraggio di confrontarsi con un monumento è acuito dallo scegliere una delle sue canzoni più iconiche e difficili. Ermal ne esce con un'interpretazione pulita e precisa che perde qualcosa in pathos. 7

Aiello con Vegas Jones - Gianna L'arrangiamento urban, asciutto e sintetico, lascia alcuni dubbi. Gli eccessi di Aiello sul ritornello e le barre di Vegas Jones li trasformano in certezze. 5