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Lucio Dalla, da Sanremo a Berlino: Pietro Marcello porta il suo docufilm "Per Lucio" alla Berlinale 

Sul palco dell'Ariston l'artista bolognese viene ricordato stasera nell'anniversario della sua nascita, il 4 marzo del 1943

Ufficio stampa

Dal Festival ligure a quello tedesco. Mentre stasera a Sanremo Lucio Dalla sarà ricordato nell'anniversario della sua nascita, il 4 marzo 1943, titolo anche del brano presentato proprio all'Ariston nel 1971, alla 71esima Berlinale, il Festival Internazionale del Cinema di Berlino, è andato in scena "Per Lucio" di Pietro Marcello.  Non solo un biopic, autentico ed evocativo, dedicato all'artista bolognese, scomparso il 1 marzo 2012, ma  soprattutto una delle più belle storie d'Italia per immagini degli ultimi settant'anni.

Lucio Dalla ricordato da Sanremo a Berlino

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"Volevo raccontare Lucio Dalla", spiega Marcello, regista di "Martin Eden": "Non attraverso la voce dei suoi colleghi, ma solo attraverso quella di due suoi amici, delle sue canzoni e con la trasformazione del Paese che lui ha puntualmente raccontato". A parlare in "Per Lucio" sono infatti solo due suoi amici, il fidato e spontaneo manager, Tobia ( Umberto Righi), e il suo amico d'infanzia, il filosofo Stefano Bonaga. 

Frutto della passione del regista per Lucio Dalla ("conosco fin da piccolo tutte le sue canzoni a memoria") e degli archivi ("mi sento a volte piu' un archivista che un regista"), Marcello combina questi suoi due amori tirando fuori sequenze straordinarie dell'Italia contadina, (bellissime quelle di Bologna) che diventa lentamente industriale cambiando attitudini e facce agli italiani e tradendo la loro vera cultura. Più straordinarie di tutte le immagini dell'Italia in stazione nel primo dopoguerra, tra valige legate dallo spago e cartoni, e quelle delle Mille Miglia del '43 con l'italianissimo Nuvolari, il volto pieno di fumo. "Questo film non è il ritratto puntuale di un famoso cantante e nemmeno la sua celebrazione", dice il regista. "Quello che volevo era fare un'evocazione attraverso la voce di qualcuno che lo ha conosciuto dapprima come uomo, amico, e poi artista al servizio della poesia".

Prodotto da IBC Movie con Rai Cinema in collaborazione con Avventurosa e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, il film dedica poi molto spazio a Roberto Roversi, l'intellettuale bolognese grande amico del cantante, suo mentore e autore di molti suoi testi. Bellissimo il pranzo-conversazione, pieno di aneddoti e ricordi, tra il manager Tobia e il filosofo Bonaga. Ci sono poi le immagini di Lucio Dalla, ospite allo Zecchino d'oro insieme alla madre simpatica e spigliata, e, infine, Dalla che in un serioso dibattito tv, tra molti autorevoli ospiti (compreso Alberto Arbasino), chiede a Bettino Craxi il perché degli euro missili.

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