Il principe Filippo, consorte 99enne della regina Elisabetta, è stato sottoposto "con successo" a un piccolo intervento cardiaco presso il St. Bartholomew's Hospital di Londra. Lo ha reso noto Buckingham Palace, precisando che Filippo, a cui fu introdotto uno stent nel 2011, "resterà ricoverato per terapia, riposo e recupero per un certo numero di giorni".
"Il duca di Edimburgo - recita una nota di Buckingham Palace - è stato sottoposto con successo a una procedura al cuore per una preesistente condizione". Nel comunicato si parla di "una procedura", e non di un'operazione vera e propria.
Il ricovero più lungo - Si tratta del ricovero più lungo che si ricordi per il popolare "prince Philip", la cui ospedalizzazione, in base alle informazioni fatte uscire dal palazzo reale nei giorni scorsi con il contagocce, come da prassi, non ha comunque a che fare con il Covid: minaccia contro cui il duca - noto per la sua stoffa coriacea, non meno che per la mirabolante attitudine pluridecennale alle gaffe (largamente tollerata dalla sua gente) - è stato vaccinato a gennaio con Elisabetta nel castello di Windsor, rifugio d'entrambi nei mesi piu' recenti della pandemia.
Problemi cardiaci già nel 2011 - Operato già nel 2011 al cuore per l'applicazione (non invasiva) di uno stent, il principe consorte - ritiratosi dagli
impegni ufficiali da quasi 4 anni - è stato protagonista negli ultimi tempi di altri ricoveri che avevano allarmato il Regno. Salve uscirne sempre con le proprie gambe. Un epilogo che i sudditi sperano si ripeta ancora, mentre fonti vicine al palazzo insistono a tranquillizzare la nazione sul significato non infausto pure dell'irrituale visita fuori programma fatta all'illustre paziente sabato 20 febbraio dal figlio maggiore ed erede al trono Carlo. Nonostante l'espressione turbata carpita da qualcuno sul volto di quest'ultimo all'uscita.