Comincerà da Baghdad il viaggio di Papa Francesco nel martoriato Iraq, che il Santo Padre ha deciso di visitare comunque, nonostante la pandemia e nonostante l'ultimo attacco missilistico, avvenuto soltanto mercoledì contro una base americana nel Paese.
Venerdì 5 marzo - Diverse le tappe dell'itinerario messo a punto per i tre giorni che Bergoglio trascorrerà nel Paese. Venerdì 5 marzo il Papa sarà a Baghdad per incontrare il premier Mustafa Al-Kadhimi e i diplomatici, con la cerimonia di benvenuto al Palazzo presidenziale della capitale, dove il pontefice vedrà anche il presidente della Repubblica Barham Salih. Successivamente il Papa sarà con i vescovi e i sacerdoti nella Cattedrale siro-cattolica di Nostra Signora della Salvezza.
Sabato 6 marzo il trasferimento a Najaf, la città santa dei musulmani sciti, per il confronto con l'ayatollah Sayyid Ali Al-Husaymi Al-Sistani, prima del volo a Nassiriya, dove si terrà un incontro inter-religioso nella Piana di Ur, quella che Givoanni Paolo II avrebbe dovuto visitare nel viaggio che Papa Wojtyla non fece mai. La Piana di Ur è legata, nella tradizione cristiana, al patriarca del popolo d'Israele, Abramo, un personaggio venerato, oltre che dai cattolici, anche dagli ebrei e dai musulmani per la sua incondizionata ubbidienza alla Parola di Dio. Poi il Papa rientrera a Baghdad per celebrare la messa nella Cattedrale Caldea di San Giuseppe.
Domenica 7 marzo il trasferimento a Erbil, dove lo aspetteranno le autorità religiose e civili della regione autonoma del Kurdistan iracheno. Poi il Papa andrà a Mosul, dove pregherà per le vittime della guerra. Altra tappa a Qaraqosh, dove Francesco farà visita alla comunità cristiana locale e con i fedeli reciterà l'Angelus. Ritorno a Erbil nel pomeriggio per la messa nello stadio Franco Hariri, prima del rientro a Baghdad.
Lunedì 8 marzo la cerimonia di congedo all'aeroporto di Baghdad, prima del rientro a Roma-Ciampino.