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Stellantis, il 2020 regala cedole per un miliardo di euro

Il management di Stellantis lʼaveva promesso agli azionisti di FCA e PSA: se la fusione fosse andata in porto, avrebbe distribuito cedole per un miliardo di euro

Ogni promessa è un debito. E il management di Stellantis lʼaveva promesso agli azionisti di FCA e PSA: se la fusione fosse andata in porto, avrebbe distribuito cedole per un miliardo di euro, indipendentemente dai risultati finanziari del 2020, che avrebbero scontato inevitabilmente gli effetti del covid. Effetti che, alla fine della fiera, sono stati meno del temuto.

Il presidente di Stellantis Carlos Tavares lʼha detto ieri, allʼapprovazione dei conti delle due società fuse: “ Siamo sani e forti”. Non cʼè da temere quindi se dalle casse della giovane società escano più soldi di quanto sarebbe necessario far uscire. Il dividendo speciale per la fusione, pari a un miliardo di euro, è il giusto riconoscimento per quegli azionisti Stellantis che hanno permesso di creare un colosso con una quindicina di marchi in portafoglio. E pazienza se FCA ha chiuso il 2020 in sostanziale pareggio, mentre PSA ha registrato profitti netti per 2,2 miliardi di euro, anche perché con i valori “adjusted” il risultato è ben più positivo: 1,9 miliardi di euro di utili netti per FCA.

FCA ha chiuso il 2020 con un fatturato di 86,6 miliardi, in calo del 20% rispetto al 2019, ma con ottimi recuperi nel quarto trimestre dellʼanno. Soprattutto in Nord America, dove i marchi Jeep, Chrysler, Dodge e Ram hanno permesso di chiudere lʼanno del covid con utili operativi (ebit adjusted) pari a 2,3 miliardi di euro. Il flusso di cassa industriale (free cash flow) alla fine è risultato pari a 3,9 miliardi di euro.

Fatturato in calo più o meno dello stesso livello ‒ 18,7% in meno ‒ per il gruppo PSA, a 60,7 miliardi. Oltre agli utili netti per 2,2 miliardi, chiude anche con 3,4 miliardi di utili operativi “adjusted”. Il secondo semestre è stato da record per le attività auto e il free cash flow ammonta a fine anno a 2,7 miliardi di euro. E le prospettive per crescere in questo 2021 ci sono: le vendite sono stimate in aumento del 10% in Europa e dellʼ8% in Nord America.

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