Seconda serata del Festival di Sanremo 2021. Nel complesso le esibizioni hanno convinto di più rispetto al debutto. Bene Willie Peyote e La Rappresentante di Lista ma Ermal Meta ha tutte le carte in regola per puntare alla vittoria. Lo Stato Sociale divertenti e inventivi con le trovate sceniche, Malika Ayane può crescere. Campionato a sé per Orietta Berti.
Orietta Berti - Quando ti sei innamorato Che dire? Nei festival degli anni 60 ha cantato brani più moderni di questo ma la canzone è formalmente impeccabile e lei la canta benissimo. Si può darle meno di un 8 (di stima)?
Bugo - E invece sì Inizia con una citazione (?) de "Il mio canto libero" di Battisti questo pezzo vintage nel testo (compaiono Ringo Starr e Celentano) e nelle sonorità. le numerose imprecisioni nell'esecuzione del ritornello di certo non giovano all'effetto complessivo della canzone. 5
Gaia - Cuore amaro Quest'anno la quota latin è sua. Il pezzo è un reggaeton suadente che lei interpreta con piglio sensuale ma non riesce a bucare lo schermo complice anche un arrangiamento orchestrale che la manda fuori fuoco 6+
Lo Stato Sociale - Combat pop Per trovare delle trovate sceniche bisogna aspettare sempre loro che questa volta consistono in un trasformista che interpreta diversi personaggi, da David Bowie al Papa, cambiandosi alla velocità della luce e da Lodo Guenzi che compare a canzone quasi finita uscendo da uno scatolone. Fin qui l'immagine. Il pezzo è allegro e canticchiabile ma l'impressione è che non affondi come "Una vita in vacanza" 7-
La Rappresentante di Lista - Amare Per molti un oggetto misterioso in questo Festival, per altri tra i favoriti. Dardust ci mette qualche tocco riconoscibile nell'intro, la cavalcata del ritornello è tutta loro. In equilibrio tra pop e intellettuale, classico e moderno. Può crescere fino alle zone alte 8
Malika Ayane - Ti piaci così Brano piacevole dall'atmosfera romanticamente disco. Lei lo interpreta in maniera pulita ed elegante. L'impressione è che manchi il colpo del ko, ma forse serve solo qualche ascolto in più 6,5
Extraliscio feat. Davide Toffolo - Bianca luce nera Un gran mischione tra incedere reggaeton, schitarrate punk ed echi folk. Accompagnati da due ballerini di liscio il gruppo sfoggia il proprio punk da balera che su questo palco è una piacevole eresia. 6,5
Ermal Meta - Un milione di cose da dirti Una ballata pianistica costruita bene, intensa, che si permette modulazioni inattese e toccanti. Ermal torna al Festival maturato e cresciuto. E l'ultima volta aveva vinto... Ha tutte le carte in regola per fare il bis 7,5
Random - Torno a te Canzone esile esile con qualche licenza poetica azzardata per fare entrare le parole nella metrica. L'emozione fa il resto penalizzando fortemente la prima parte dell'esibizione. 5
Fulminacci - Santa Marinella Per l'occasione il cantautore romano mette da parte un po' di originalità per affidarsi alla lezione dei cantautori storici. Un pezzo dalle belle aperture che sconta solo un po' di mancanza di coraggio 7-
Willie Peyote - Mai dire mai (la locura) Sale sul palco e tra un rap perfetto per flow e chiarezza e un ritornello travolgente, le canta un po' a tutti con un testo che affonda nei difetti del nostro Paese. Peccato che all'1 di notte non siano tantissimi a sentirlo. Avrà modo di rifarsi. 8
Gio Evan - Arnica Fedele al suo essere artista dalle molteplici inclinazioni oltre a presentarsi con un look decisamente estroso e variopinto carica di un surplus interpretativo il brano. Che già di suo non decolla. 5
Irama - La genesi del tuo colore Dopo la grana Covid lui non può esibirsi e quindi viene mandata l'esibizione della prova generale. Ne esce un'esibizione più rilassata per una canzone che mostra un'ambizione diversa portandolo (un po') fuori dalla comfort zone 6,5