Padova, sposati da 64 anni si ammalano assieme di Covid: in ospedale per loro la "stanza matrimoniale"
La storia di Lea e Angelo, entrambi 86enni, è la storia di una "relazione come tempo di cura": "L'efficacia di una terapia si misura anche con il termometro dell'umanità", dicono i medici
Padova, sposati da 64 anni si ammalano assieme di Covid: in ospedale per loro la "stanza matrimoniale"
"Prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia" lo hanno detto 64 anni fa e mai come in questo caso si può dire che il rito sia stato rispettato alla lettera. E' la storia di Lea e Angelo, 86enni di Monselice (Padova): si sono ammalati assieme di Covid e assieme hanno affrontato la malattia. Tanto che in ospedale è stata creata per loro una "stanza matrimoniale". La loro storia è quella di una "relazione come tempo di cura", spiegano i medici.
Condizioni peggiorate - Lea e Angelo, sposati da 64 anni, hanno contratto il coronavirus nello stesso momento e dal 19 febbraio vivono assieme in quella che è stata ribattezzata la "stanza matrimoniale" nell'ospedale di Comunità di Montagnana. All'inizio sono stati seguiti a domicilio dal personale Usca ma poi le loro condizioni sono peggiorate: un'insufficienza respiratoria ha spinto i medici a procedere con il ricovero di marito e moglie.
Combattere insieme - I due sono entrati in ospedale lo stesso giorno, per affrontare assieme la battaglia contro il virus. "Tutto il personale è vaccinato, dedichiamo molto tempo al dialogo e alla comunicazione che consideriamo un investimento in un più veloce recupero", spiega la referente clinica Maria Beatrice Bettini.
"Il termometro dell'umanità" - "L'efficacia di una terapia si misura anche con il termometro dell'umanità": è il concetto delineato dal direttore dell'Ulss 6, Paolo Fortuna. E questo concetto "sta prendendo piede non solo negli ospedali per acuti ma anche negli OdC, interfaccia tra ospedale in senso stretto e territorio, una sorta di cerniera dell'assistenza", aggiunge. Infatti sono altre 5 le coppie ricoverate nella stessa stanza nel nosocomio di Montagnana.
Verso la guarigione - Lea e Angelo, dunque, non sono la sola coppia che combatte assieme il virus. "Piango dalla contentezza", ha detto la donna 86enne dopo aver abbracciato il marito. A breve torneranno a casa: lei si è negativizzata e anche lui viaggia spedito verso la guarigione. Perché la promessa di 64 anni fa era chiara: in salute e in malattia.
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