verso l'8 marzo

Covid, l'impatto della pandemia sulle donne

In occasione dell'imminente 8 marzo, la Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere del Parlamento Ue celebrerà con l'evento "Noi siamo forti: Le donne che guidano la lotta contro la pandemia di Covid-19"

L'8 marzo si colora di un rosa ancora più acceso nell'anno del Covid. E celebra la centralità resistente e battagliera delle donne, che sono state infatti in prima linea nella lotta contro la pandemia. Da coloro che sono impegnate in prima fila nelle strutture ospedaliere e nell'assistenza domiciliare (la loro presenza è predominante nel settore sanitario) a tutte quelle che combattono silenziosamente cercando di combinare smartworking e cura dei figli sino a tutte quelle impegnate in quei settori maggiormente colpiti dalla pandemia. A celebrare e festeggiare la donna ai tempi del Covid sarà la Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere del Parlamento Ue con un incontro che si terrà il 4 marzo.

Una presenza - quella delle donne - multiforme e sfaccettata, complessa e, più di tutto, coraggiosa. Basti osservare i numeri per capire che sono state e sono proprio loro a ingaggiare i tête-à-tête più insidiosi col nemico numero uno di questi tempi. Diamo un’occhiata alle cifre ufficiali a livello europeo, piuttosto eloquenti, di come il ruolo della donna nella pandemia che stiamo vivendo sia diventato dunque ancora più centrale.

76%: E' la percentuale costituita da donne sui 49 milioni di persone impiegate nel settore più a rischio, ovvero quello sanitario.

 E' donna:

-il 95% delle persone impiegate nel settore domestico e assistenziale;

-il 93% delle persone impiegate nei lavori di assistenza all’infanzia e nell’insegnamento di sostegno;

-l’86% delle persone impiegate nei lavori dedicati alla cura della persona nel campo sanitario;

-l’82% delle persone addette alle casse.

In generale, si calcola che l’84% delle lavoratrici tra i 15 e i 64 anni sia impiegata nei servizi più colpiti dalla pandemia e che stanno affrontando perdite di posti di lavoro (assistenza all’infanzia, vendita al dettaglio, servizi ricettivi e turismo).

Covid ma anche... problemi di sempre - Accanto alla crisi contingente, scatenata dall'impatto del Covid sulle economie di tutto il mondo, continuano a sussistere per le donne i problemi di sempre, ovvero quelli legati a un'occupazione spesso part-time (30% dell'occupazione femminile) e a un'economia informale che troppo spesso fa rima con mancanza di diritti e assenza di tempo libero, data la necessità di combinare smart-working e cura dei propri figli.

Violenza contro le donne - L'impatto drammatico del Covid non si è fatto sentire solo il lavoro. Gli effetti delle restrizioni e dei lockdown accavallatisi nel 2020 hanno infatti portato a un incremento della violenza domestica. Si calcola che la drammatica media delle donne uccise (quella di 50 donne ogni settimana) ha conosciuto purtroppo infatti una forte crescita, così come la violenza di genere online e il numero di abusi sessuali sui bambini e in particolar modo sulle ragazze.

Il Parlamento europeo celebra la donna - Quest'anno, il Parlamento europeo celebrerà la Giornata internazionale della donna durante la sessione plenaria dell'8 marzo. Inoltre, proprio per sensibilizzare l'opinione pubblica sul ruolo e le difficoltà affrontate dalle donne di tutta Europa durante la pandemia la Commissione parlamentare per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere ha deciso di celebrare la Festa della donna il 4 marzo con l'incontro dal titolo: "Siamo forti: Le donne alla guida della lotta contro la pandemia di Covid-19".

Ad aprire l'evento - ospitato da Evelyn Regner, presidente della Commissione - saranno David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo, e Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea. Parteciperanno anche Helena Dalli, commissaria europea per la Parità di genere, e la presidente greca Ekaterini Sakelaropoulou.

Il 3 marzo, inoltre, un seminario incentrato sulle donne impiegate nella scienza e nei lavori di assistenza riunirà ricercatrici dell'industria farmaceutica, esperte di uguaglianza di genere, operatrici sanitarie e sociali e membri del Parlamento europeo.