FOTO24 VIDEO24 2

Incentivi, per Unrae e Anfia necessario rifinanziarli fino a giugno

Il mercato auto ancora non decolla e cʼè chi chiede la proroga delle agevolazioni statali

Si salvano solo elettriche e ibride

1 di 8
2 di 8
3 di 8
4 di 8
5 di 8
6 di 8
7 di 8
8 di 8

Il mercato auto ancora non decolla. A febbraio le immatricolazioni sono state 142.998, in calo del 12,3% rispetto al febbraio 2020. Se si considerano i primi due mesi dellʼanno, le vendite di auto nuove sono state 277.145, il 13,1% in meno del primo bimestre 2020, che ‒ va ricordato ‒ è stato lʼultimo bimestre “normale”, prima dellʼesplosione della pandemia.

Una situazione critica – dice Michele Crisci, presidente dellʼUnrae, lʼunione che raggruppa le Case auto estere – che rischia di peggiorare nel prossimo mese con la fine degli incentivi. La crisi del 2020 è costata 10 miliardi di euro di minor fatturato al settore e 1,8 miliardi di incassi Iva in meno per lo Stato. Per evitare ulteriori danni economici e perdita di posti di lavoro è necessario intervenire con il rifinanziamento degli incentivi per i prossimi mesi fino a giugno”.

Una posizione condivisa da Paolo Scudieri, presidente Anfia, lʼassociazione dei costruttori nazionali. “Le misure dʼincentivazione alla domanda sono indispensabili per sostenere il comparto ‒ afferma Scudieri ‒ con le immatricolazioni di auto elettrificate in controtendenza: le ibride e le elettriche insieme sono in rialzo del 141,8% a febbraio e con una quota del 34,8% sorpassano le auto a benzina (33% di quota). Analogamente le ibride mild e full rappresentano il 28,9% del mercato di febbraio e superano la quota delle vetture diesel al 24,6%”.

Gli incentivi statali dunque non hanno finora sortito gli effetti sperati. A incidere, secondo il Centro Studi Promotor, sono due fattori di segno opposto: da un lato lʼepidemia limita gli spostamenti e quindi il bisogno di acquistare unʼauto nuova; dallʼaltro la domanda è fortemente sostenuta dalle agevolazioni, che però bastano per le auto elettriche e Full Hybrid ma scarseggiano per chi ancora opta per vetture con motorizzazioni tradizionali (quelle con emissioni di CO2 comprese tra 61 a 135 g/km). Per questʼultima fascia sono stati stanziati 250 milioni di euro, ma dal 18 gennaio (primo giorno di prenotazione del bonus) al 28 febbraio ne sono già stati assegnati 155 milioni.

Espandi