Dopo i party a cielo aperto ai Navigli

Covid, il sindaco di Milano Sala: "Le conseguenze della Darsena ricadranno su tutta la comunità"

Il post su Facebook di Giuseppe Sala dopo i party a cielo aperto ai Navigli dell'ultimo sabato in zona gialla

"Con questa terribile pandemia se non si rispettano le regole si paga pegno. Così sarà e purtroppo le conseguenze ricadranno su tutta la comunità". Con un post su Facebook il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato quanto avvenuto alla Darsena, sui Navigli, dove, nell'ultimo sabato in zona gialla, in migliaia si sono assembrati in un rave party. Il primo cittadino difende le forze dell'ordine e si scaglia contro l'irresponsabilità dei milanesi.

Lo sfogo del sindaco Sala - "Intorno ai Navigli e alla Darsena c'erano migliaia e migliaia di persone. Le forze dell'ordine, tra quelle coordinate dalla Questura e quelle del Comune, erano pari a circa 200 unità, il numero l'ho ricevuto dal Prefetto. E, che piaccia o no, di più non si poteva metterne, perché la città è grande e va gestita nella sua interezza". Così il sindaco di Milano Sala è intervenuto sulla sua pagina Facebook per commentare quanto accaduto alla Darsena dove si è tenuto un rave party con migliaia di persone.

"Questa è la realtà. Sarebbe stato meglio chiudere nel pomeriggio la Darsena? Ma secondo voi, chi stava in giro sarebbe stato a casa o sarebbe andato da qualche altra parte? - ha aggiunto -. Di fronte a questi dati di realtà, la maggior parte dei commenti sono sulla mancanza delle forze dell'ordine. Io però sto dalla loro parte, dalla parte di uomini e donne che sono lì a lavorare e non dalla parte di chi non tiene un comportamento adeguato alla grave crisi sanitaria che stiamo attraversando".

"Ma se viene meglio scrivere a lettere cubitali "DOVE ERANO POLIZIOTTI E VIGILI?" cosa volete che vi dica? Solo che continuerò a lavorare, a metterci la faccia. Con pazienza, dedizione e misura, come il mio ruolo richiede", conclude Sala.