Il padre morto in guerra, la mamma uccisa dall'ebola, le torture in Libia, il fratello scomparso in mare durante il viaggio della speranza che l'ha portato in Italia. Il calciatore della Guinea Cherif Karamoko, che ha debuttato nel 2019 in Serie B nel Padova, parla per la prima in tv, a "Verissimo", della sua storia di dolore e riscatto, raccolta nell’autobiografia “Salvati tu che hai un sogno”.
A Silvia Toffanin, che a più riprese si commuove durante l'intervista, il giovane racconta in lacrime il dolore e la disperazione provati prima nel deserto e poi in mare, durante il naufragio che ha portato alla scomparsa di suo fratello: “Ero senza forze, avevo bevuto un sacco di benzina: mio fratello mi ha allungato un salvagente e mi ha detto di tenere duro, perché dovevo giocare a calcio".
"Non mi sono accorto quando è scomparso nelle onde, sono svenuto e mi sono risvegliato in ospedale in Italia. Non mi sembra ancora vero” prosegue Karamoko, che alla fine è riuscito a realizzare il suo sogno. In questo momento il giocatore, però, è fermo a causa del suo permesso di soggiorno scaduto: “Ora mi stanno aiutando per rinnovarlo e poter continuare a giocare”.