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Premier: "Ds hanno giocato partita"

Unipol, "Il caso non è chiuso"

Su Unipol, Silvio Berlusconi ribadisce che "il caso non è chiuso e i Ds hanno giocato la partita, non hanno fatto solo il tifo. Io ho fatto il mio dovere, ho detto la verità e non ho mentito. I Ds hanno mentito. Non hanno il senso dello Stato. Cosa nascondono Prodi, Rutelli e D'Alema? - si chiede il premier - Fiorani? Come tutti gli altri, è venuto ad informare il presidente del Consiglio e ha avuto la stessa risposta: deve prevalere il mercato"

Il caso Unipol
Chi fa il tifo -ha spiegato Berlusconi- si limita ad applaudire o a fischiare ma non scende in campo con i giocatori. Questo è il rilievo politico che ho sempre fatto. Per tentare di annullare l'effetto di queste mie considerazioni i Ds hanno cambiato gioco e sono arrivati a sfidarmi invitandomi ad andare in Procura. Li ho accontentati e pensate che cosa avrebbero detto se io non avessi dato seguito a quell'invito. In Procura ho ripetuto le stesse identiche cose". "Del resto gli stessi giornali che oggi mi accusano di aver fatto addirittura dietrofront - ha proseguito il premier pubblicano le mie dichiarazioni del mese di giugno che sono identiche a quelle di oggi".

Dov'è finito Prodi?

Fiorani e gli altri
"Fiorani e tutti gli altri sono venuti ad informare il presidente del Consiglio e tutti hanno hanno avuto la stessa identica risposta che avevo gia' dato il 22 giugno del 2005: qualcuno mi ha domandato se sono felice che Unipol acquisti la maggioranza di Bnl, ho risposto se avete delle azioni consegnatele a chi vi offre di più, questo è il mercato. Quindi a tutti ho detto: il governo è liberale, e' neutrale rispetto a queste operazioni, si' al libero mercato. Questo per quanto riguarda Unipol e le altre operazioni".

Gli alleati

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