La collezione N°21 per l’autunno inverno 2021-22 nasce da una suggestione e propone un metodo. Dalle atmosfere lette nelle polaroid di Carlo Mollino, grande progettista, architetto, designer e fotografo italiano dalla personalità eclettica, arriva la ridefinizione di una fisicità che diventa l’espressione della sensualità intuita e pudica tipica della borghesia italiana; dalla richiesta di fisicità arrivano il ridisegno di una silhouette accogliente e il tatto rassicurante dei materiali naturali; dalla riabilitazione della fisicità arriva l’esigenza di comunicare se stessi con dettagli segnaletici per farsi notare: le trasparenze, il pizzo, l’underwear a vista e le note della lingerie, le lucentezze. Il metodo è quello tipico del progetto italiano: riunire e far convivere elementi apparentemente contrastanti. Per questa collezione di N21 è pensare a una figura umana che si divide in due generi ma che usa gli stessi abiti per comunicare le proprie differenze. Con elementi dosati, interpretati, sottolineati per la Donna e per l’Uomo.
«Una foto di Carlo Mollino mi ha fatto riflettere su una forma di estetica che il grande architetto italiano trasferiva anche nelle posizioni e nelle attitudini delle donne che fotografava in ambienti costruiti con la sua visione eclettica» afferma Alessandro Dell'Acqua, Direttore Creativo di N°21.
«Ho voluto trasferire nella collezione lo stesso erotismo eccentrico, tipicamente italiano, che riesce a mettere insieme il pudore e la voglia di farsi notare. Nasce da qui una declinazione molto “pulita” del lato eccentrico della borghesia fatta di reggiseni in pizzo che sfuggono al cardigan, di trasparenze che nascono per caso, di voglia di fisicità e di nudità che proprio la loro esposizione casuale fa diventare innocenti. È una collezione che non è costruita sui “doppi sensi” da interpretare ma sulle parole dirette che danno la possibilità alle donne e agli uomini di rappresentarsi per come vogliono essere».