Oltre 407 milioni di dosi, un giro d’affari da 2,6 miliardi di euro. Sono i numeri delle truffe sui vaccini per il Covid 19 in Europa, rivelati al corrispondente da Bruxelles di Newsmediaset, Leonardo Panetta, dal Vicedirettore Generale dell’Ufficio Antifrode ue, l’italiano Ernesto Bianchi. Un fenomeno in crescita a causa dei ritardi nelle consegne dai canali ufficiali. "Agli Stati consigliamo di controllare la provenienza dei vaccini e segnalare": è questo l'appello dell’Olaf. Dietro queste operazioni, società fantasma transnazionali pronte a sparire dopo avere incassato l’acconto.
Dottor Bianchi, a fronte dei ritardi nelle consegne dei vaccini ai paesi europei, l’Olaf (Ufficio per la lotta Antifrode Europeo) ha scoperto un giro di false offerte agli Stati. Ci può descrivere il fenomeno?
"Abbiamo ricevuto segnalazioni da parte di svariati Stati membri che ci fanno presente come queste offerte arrivano via lettera o via mail. La caratteristica comune di queste offerte è quella di presentare un prodotto che stanno cercando tutti ma non c’è, appunto i vaccini per il coronavirus, e ricorda un po' quello che è successo nella primavera dello scorso anno con le mascherine".
Ci può dare qualche numero di questo fenomeno?
"Se li mettiamo tutti insieme, si tratta di 407 milioni di dosi di vaccino, quindi una quantità enorme, per un valore totale offerto di 2,6 miliardi di Euro, quindi una cifra molto grossa"
Chi si nasconde dietro queste operazioni?
"Si tratta spesso di società fantasma, transnazionali, che magari erano dormienti fino a ieri, risvegliate così improvvisamente. Una volta intascato l’acconto ovviamente sparire diventa molto semplice, molto più complicato cercare di recuperare i soldi".
Che consigli si sente di dare agli Stati Membri, alle Regioni, alle Autorità che in questo momento sono alla ricerca di vaccini per la popolazione?
"E’ sempre opportuno chiedere da dove vengono questi prodotti e farsi dare più dettagli possibile. Si tratta di prodotti tracciabili. Però vista l’ampiezza del fenomeno di truffa in corso il nostro consiglio è di segnalare queste offerte a noi e alle autorità nazionali competenti".