La Pasqua è considerata la più importante delle festività cristiane. La sua data varia di anno in anno ed è interessante sapere che cambia in funzione del ciclo della Luna. Durante il Concilio di Nicea del 325 d.C. si stabilì di fissare la data della Pasqua nella domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. Quindi, poiché quest’anno la prima Luna Piena si ha il 28 marzo, la Pasqua viene celebrata domenica 4 aprile.
Nella tradizione cristiana, con la Pasqua si celebra la Resurrezione di Cristo, avvenuta tre giorni dopo la sua morte e crocefissione.
Il calcolo del giorno, basato sui cicli lunari, fa pensare ad un collegamento con le festività pagane che venivano celebrate molti anni prima della nascita di Cristo. Uno degli otto sabbat pagani è proprio Oestara - in riferimento alla dea Eostre. Questo sabbat viene celebrato proprio in occasione dell’equinozio primaverile e del risveglio della natura. Eostre veniva venerata come divinità della primavera e della fertilità. Il suo nome inoltre ricorda il nome della Pasqua in inglese: Easter.
È interessante anche il significato dato alla Pasqua dal maestro bulgaro Omraam Mikhaël Aïvanhov (1900-1986), che vede nella Pasqua e nella Resurrezione un modo diverso di rappresentare l’ingresso dell’uomo nel mondo spirituale.
Nel libro “Natale e Pasqua nella tradizione iniziatica”, scritto dagli allievi di Aïvanhov in base agli insegnamenti ricevuti, si fa riferimento all’equinozio di Primavera in questi termini: “Siete in attesa che vi parli, ma che cosa volete di più? Guardate, la natura ha già parlato a tutti. Non vi siete accorti che tutt'intorno a noi sta accadendo un avvenimento che si chiama primavera?”. L’inizio della Primavera viene descritto come uno dei momenti più importanti dell’anno perché si festeggia la resurrezione di tutta la natura. Anche gli uomini, secondo questo testo, avvertano qualcosa di nuovo nell’aria, ma non si uniscono spontaneamente al risveglio della natura. Secondo Aïvanhov la Pasqua è un’occasione per rinascere a vita nuova, rinnovare pensieri e i sentimenti.