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Covid, l'Italia dei colori: cosa si può (o non si può) fare 

E' stata introdotta anche la zona arancione rinforzata con misure più severe

Ansa

Per arginare la pandemia nel nostro Paese è stato applicato il sistema dei "colori",  regolato su incidenza settimanale dei contagi, rischio e scenari. Oltre alle aree classiche a cui gli italiani si sono abituati nel corso delle settimane, di recente è stata introdotta anche la zona arancione rinforzata, con misure più severe. Per quanto riguarda le scuole, le disposizioni si differenziano a seconda delle Regioni.

Zona bianca In quest'area non c'è coprifuoco, ristoranti, cinema, palestre e musei possono aprire a orario pieno. 'Rt deve essere inferiore a 1 e devono verificarsi meno di 50 casi ogni 100mila abitanti per almeno tre settimane consecutive.

Zona gialla In queste aree scatta il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. Cinema, palestre e musei sono chiusi. Si può mangiare fuori casa solo per pranzo: dalle 18 ristoranti e bar possono essere aperti ma solo per ordini da asporto. L'indice Rt non deve superare la soglia di 1,25.

Zona arancione Oltre alle misure previste per le zone gialle, le persone non possono uscire dal proprio Comune di residenza. I ristoranti sono chiusi anche a pranzo. L'indice Rt non deve superare la soglia di 1,5. 

Zona arancione rinforzata Ai provvedimenti già previsti a livello nazionale dal governo, ogni Regione può rafforzare le misure, come chiudere le scuole o limitare altre attività.

Spostamenti: le regole fino al 27 marzo

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Zona rossa Se l'indice Rt supera la soglia di 1,5, è vietato uscire da casa se non per necessità. Aperte le attività essenziali, chiusi invece i negozi e i centri commerciali. E' consentito fare attività motoria all'aperto, esclusivamente in forma individuale e nei pressi della propria abitazione, ma sempre indossando la mascherina e nel rispetto delle distanze di sicurezza. Non sarà poi più possibile spostarsi una sola volta al giorno per fare visita a parenti o amici, tra le 5 e le 22 e nel limite massimo di due persone. Il trasferimento per dare assistenza a persone non autosufficienti è sempre legittimo. Per quanto riguarda la scuola, scatta la didattica a distanza per la scuola secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.

Le Regioni, per isolare piccoli focolai, possono a loro volta istituire micro zone rosse, circoscritte ad aree ben precise dove sono applicate regole più restrittive rispetto al resto del territorio.

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