Un filippino con precedenti è stato ucciso dalla polizia a Milano dopo aver aggredito con un coltello due agenti. L'episodio è avvenuto poco dopo la mezzanotte di martedì: l'uomo, un 45enne, a quanto pare si è scagliato contro i poliziotti, chiamati dai residenti che avevano segnalato la presenza di una persona armata. I due agenti, 22 e 36 anni, sarebbero rimasti feriti in modo non grave.
L'aiuto dei residenti - Secondo la questura, a mezzanotte e 17 minuti gli agenti della volante Forlanini sono intervenuti in via Sulmona, dove i residenti avevano segnalato alla centrale operativa un uomo che stava aggredendo dei passanti in strada con una mazza o un coltello. Uomo poi individuato dietro a una siepe dagli agenti grazie alle indicazioni di alcuni cittadini alle finestre.
Lo scontro e gli spari - Il filippino, con un grosso coltello da cucina, si è però scagliato contro i poliziotti, che hanno cercato di bloccarlo e farlo desistere usando uno sfollagente. A sparare è stato un agente dopo che il capopattuglia nell'indietreggiare è caduto sbattendo la testa (ed è stato poi portato al Policlinico in codice giallo).
Salvini chiede il taser per le forze dell'ordine - "Spero che adesso nessuno se la prenda coi poliziotti, che sono stati costretti a intervenire per evitare altra violenza", ha detto Matteo Salvini. "Una preghiera per il morto con l'auspicio che le Forze dell'Ordine vengano dotate della pistola a impulsi elettrici che viene usata in molti Paesi in tutto il mondo (ma ancora non in Italia)", ha sottolineato il leader della Lega commentando la vicenda.