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Covid, giovedì Giorgetti vedrà le aziende per produrre i vaccini in Italia 

In Francia controlli rafforzati alle frontiere con l'Italia: la situazione di Nizza spaventa il Ponente ligure 

Codogno, un anno dopo: inaugurato il memoriale per le vittime del Covid

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 "Resilienza, l'abbiamo conosciuta bene. Comunità, siamo stati una famiglia. Ripartenza, abbiamo davanti un anno dove fortunatamente la scienza medica ci ha dato quest'arma che è il vaccino. Sappiamo che la strada è quella e che solo con la vaccinazione di massa possiamo riprenderci la nostra vita e guardare al futuro". Sono le parole pronunciate dal sindaco di Codogno, Francesco Passerini, durante il suo intervento alla cerimonia di inaugurazione del monumento dedicato alle vittime del Covid-19 e alla resilienza dei cittadini del comune della bassa lodigiana dove tutto è cominciato.

Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti incontrerà giovedì al Mise il presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi per un primo confronto sulla possibilità di produrre in Italia il vaccino anti Covid. Intanto in Francia il prefetto della regione di Nizza ha annunciato il "rafforzamento dei controlli alle frontiere" con l'Italia, nell'ambito della stretta anti-Covid.

Case farmaceutiche: "Per i vaccini servono 4-6 mesi da avvio produzione" Le aziende intanto sono partite con una "ricognizione" per vedere chi abbia i macchinari adatti, i bioreattori, per partecipare alla produzione. "Faremo il punto della situazione sulle possibilità di dare una mano - ha detto Scaccabarozzi - diremo al ministro come si produce un vaccino e quali sono i tempi: un vaccino è un prodotto vivo, non di sintesi, va trattato in maniera particolare. Deve avere una bioreazione dentro una macchina che si chiama bioreattore. Insomma, non è che si schiaccia un bottone ed esce la fiala. Da quando si inizia una produzione passano 4-6 mesi".

Nizza spaventa, aumentano le restrizioni tra Ventimiglia e Sanremo Intanto preoccupa il picco di contagi registrati a Nizza. La Francia ha predisposti nuovi restrizioni mirate e ha annunciato il "rafforzamento dei controlli alle frontiere" con l'Italia. Gli alti numeri oltre frontiera fanno da pendant con quelli dell'estremo ponente ligure e che hanno portato il presidente della Regione, Giovanni Toti, ha optare per un giro di vite tra Ventimiglia e Sanremo. L'ordinanza, in vigore da mercoledì 24 febbraio a venerdì 5 marzo, vedrà la presenza di restrizioni più forti anche se i comuni interessati non saranno zona rossa.

Tra le misure che entreranno in vigore la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e, solo per Ventimiglia e comuni del distretto 1, divieto di asporto dopo le 18 e anche di vendita di alcolici dalla stessa ora, per evitare ogni assembramento, e divieto di spostamento dai comuni di residenza.

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