Luca Attanasio, l'ambasciatore italiano in Congo rimasto ucciso nel corso di un attacco, ricopriva la carica dal 31 ottobre 2019. Nato a Limbiate, in provincia di Milano, si era laureato con lode alla Bocconi nel 2001, dopo un breve percorso professionale nella consulenza aziendale ed un Master in Politica Internazionale, aveva intrapreso la carriera diplomatica nel 2003. Lascia una moglie e tre figlie piccole.
Attanasio, 43 anni, era presidente onorario dell'associazione Mama Sofia, fondata a Kinshasa dalla moglie Zakia Seddiki per occuparsi di bambini e donne in difficoltà. A Limbiate, il sindaco Antonio Romeo ha disposto le bandiere a mezz'asta in segno di lutto. "Il Sindaco, l'Amministrazione comunale e tutta la città di Limbiate esprimono alla famiglia e ai cari di Luca il proprio profondo e sincero cordoglio. Un concittadino esempio per molti e soprattutto un giovane ragazzo che amava Limbiate", si legge sulla pagina Facebook del Comune.
La carriera diplomatica - Alla Farnesina viene assegnato alla Direzione per gli Affari Economici, Ufficio sostegno alle imprese, poi alla Segreteria della Direzione Generale per l’Africa. Nel 2004 viene nominato vice Capo Segreteria del Sottosegretario di Stato con delega per l’Africa e la Cooperazione Internazionale. All’estero è capo dell’Ufficio Economico e Commerciale presso l’Ambasciata d’Italia a Berna (2006-2010) e Console Generale reggente a Casablanca, in Marocco dal 2010 al 2013. Nel 2013 rientra alla Farnesina dove riceve l’incarico di Capo Segreteria della Direzione Generale per la Mondializzazione e gli Affari Globali. Ritorna poi in Africa quale Primo Consigliere presso l’Ambasciata d’Italia in Abuja, in Nigeria, nel 2015. Dal 5 settembre 2017 è capo Missione a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. Dal 31 ottobre 2019 è stato confermato in sede in qualità di Ambasciatore Straordinario Plenipotenziario accreditato in Congo.
La moglie Zakia Seddiki, è fondatrice e presidente dell’associazione umanitaria “Mama Sofia”, opera in aree difficili in supporto di bambini e giovani madri, di cui lo stesso Attanasio era presidente onorario.