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James Franco trova un accordo con le sue accusatrici nella causa per violenza sessuale 

Sarah Tither-Kaplan e Toni Gaal hanno rinunciato a proseguire con l’azione legale

Afp

James Franco può tirare un sospiro di sollievo. Le sue due ex studentesse, Sarah Tither-Kaplan e Toni Gaal, che lo avevano accusato di "comportamenti sessualmente inappropriati" nei loro confronti in cambio di ruoli particolari nei suoi progetti, hanno accettato un accordo con i legali dell'attore. Le due accusatrici hanno desistito, per ora, dal proseguire con l’azione legale. 

Si tratterebbe di un accordo provvisorio e visto che le accuse cadrebbero senza pregiudizio, queste potrebbero essere nuovamente presentate davanti a una Corte in futuro. Per ora tuttavia James Franco sembra essere fuori dall'occhio del ciclone. E' la seconda volta che la star di "The Disaster Artist" esce indenne da denunce di violenze sessuali, lo stesso è accaduto durante il processo globale di #MeToo. 

Lo scorso anno due ex studentesse della sua scuola di recitazione, Sarah Tither-Kaplan e Toni Gaal, lo avevano denunciato per fatti rialenti al 2014. Franco e il suo socio in affari Vince Jolivette gestivano in quegli anni la scuola di recitazione Studio 4 con filiali a New York e Los Angeles, poi chiusa bruscamente nel 2017.
Secondo le due ex studentesse il divo prometteva ruoli "speciali" alle allieve, ma nel contempo chiedeva loro, intimidendole, di spogliarsi davanti a lui e ai suoi amici come contropartita per i trattamenti di riguardo all'interno della scuola. 

James Franco: "E' vero, ho fatto delle avances a una minorenne"

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La scuola, stando alla denuncia di 33 pagine presentata alla Corte Suprema della Contea di Los Angeles, avrebbe quindi avuto lo scopo di "sfruttare gli studenti e usare i loro soldi...". Durante una "master class" sulle scene sessuali ad esempio Franco avrebbe spinto le studentesse ben oltre la finzione cinematografica registrando i provini per la partecipazione e "obbligandole" ad attività sessuali e mostrare parti intime.  

Gli avvocati dell'attore avevano immediatamente definito le accuse “false e istigatorie”, senza alcuna base legale e con l’unico intendo di attrarre pubblicità su di sé.
Pochi giorni fa la svolta con l'accordo tra accusato e accusatrici, a cui seguirà, come spiegano i legali delle parti "una stipulazione congiunta di transazione da presentare al tribunale in una data successiva".
 

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