Immunizzato il 49% della popolazione

Covid, Israele allenta le restrizioni dopo il successo della campagna vaccinale | Introdotto un pass per gli immunizzati

Negozi di strada, centri commerciali, mercati all'aperto, musei e librerie aperti per tutti gli israeliani. Solo chi ha il "Green Passport" può accedere a palestre, eventi culturali e sportivi, hotel e piscine

Dopo il successo della campagna vaccinale di massa, Israele sta allentando le restrizioni e i blocchi dovuti alla pandemia di coronavirus: possono riaprire negozi, biblioteche e musei, anche se restano obbligatorie le misure legate a distanza sociale e uso delle mascherine. Il Paese ha il più alto tasso di vaccinazioni al mondo: oltre il 49% della popolazione ha infatti ricevuto almeno una dose.

In Israele le attività sono state riaperte con differenti regole, dettate dall'avvio della validità del "Green Passport" che ne consente alcune, interdette invece a chi non ha la doppia vaccinazione.

Negozi di strada, centri commerciali, mercati all'aperto, musei e librerie sono agibili tutti gli israeliani, mentre solo chi ha il "Green Passport" può accedere alle palestre, agli eventi culturali e sportivi, agli hotel e alle piscine. Anche parte delle scuole ha ripreso le lezioni in presenza, ma solo nelle aree dove non c'è alta diffusione del virus.

I media hanno segnalato la corsa all'ottenimento del "Green Passport" che si può avere tramite il ministero della Sanità o attraverso un'App speciale che, però, ha registrato diversi blocchi dovuti ad un eccesso di domande in contemporanea. Per questo, lo stesso ministero ha chiesto ai cittadini di rivolgersi ai suoi uffici.

Intanto il ministero della Sanità ha diffuso dati - relativi al 13 febbraio - incoraggianti sugli effetti del vaccino su chi ha ricevuto 2 dosi. Nel 98,9% - ha detto - previene le forme gravi della malattia e nel 95,8% anche l'infezione stessa.