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Lanciato primo satellite Galileo

Parte di sistema Gps europeo

E' stato lanciato dal cosmodromo russo di Baikonur, Giove-A, il primo satellite dimostrativo del sistema di navigazione satellitare europeo Galileo che prevede, a fine progetto, una costellazione di 30 satelliti in orbita entro il 2008. Insieme a un secondo satellite dimostrativo il cui lancio è previsto nei prossimi mesi, Giove-A, che è entrato in orbita regolarmente, effettuerà le prime prove del sistema.

Il lancio è avvenuto regolarmente, così come la separazione del primo stadio del lanciatore, ha confermato l'Agenzia Spaziale Europea. E anche la separazione dell'ultimo stadio del lanciatore è avvenuta regolarmente a poco più di tre ore dal lancio, quando il satellite ha raggiunto l'orbita definitiva, a oltre 23.000 chilometri dalla Terra.

Il sistema di navigazione satellitare europeo Galileo è sviluppato dall'Esa congiuntamente con l'Unione Europea. Quello che è stato lanciato è il primo satellite dimostrativo del sistema Galileo e, insieme ad un secondo satellite dimostrativo il cui lancio è previsto nei prossimi mesi, sarà il banco di prova delle tecnologie sviluppate in Europa e ne permetterà la sperimentazione in orbita.

Il costo di realizzazione di Galileo è stato stimato in circa 3,3 miliardi di euro l'anno, compresa la sostituzione dei satelliti. Le applicazioni sono previste nei setori della navigazione personale, dei trasporti e della logistica, della finanza, dell'agricoltura e della pesca.

Secondo gli esperti il sistema di navigazione satellitare europeo apre la prospettiva di un mercato mondiale compreso fra 275 e 300 miliardi di euro entro il 2020 e di tre miliardi di utenti. A poche ore dal lancio, il sistema di guida porterà il satellite dimostrativo nella sua orbita definitiva; poi si separerà dall'ultimo stadio del lanciatore e potrà essere seguito dal centro di controllo britannico Surrey Satellite System. Quindi Giove-A comincerà a dispiegare i pannelli solari e attiverà i sistemi di controllo che lo manterranno orientato nella direzione corretta nei due anni della sua vita operativa.

L'Esa e la Commissione europea hanno scelto un nome altamente simbolico, Giove (Galileo in orbit validation element) dal nome del pianeta di cui il genio italiano Galileo Galilei scoprì i quattro satelliti Io, Europa, Ganimede e Callisto. Con le loro orbite, queste lune di giove permisero a Galileo di concepire un nuovo metodo che rivoluzionò la navigazione, la geografia e la cartografia del XVII e XVIII secolo. Una rivoluzione che si ripete oggi con la costellazione dei 30 satelliti del sistema di navigazione europeo inaugurato da Giove-A, che cambierà di fatto il sitema dei trasporti del XXI secolo.