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M5s, il Collegio dei probiviri apre la procedura per le espulsioni | Di Battista: "Consiglio ricorso, non guido scissioni"

La decisione dei vertici del Movimento 5 Stelle, dopo il voto contrario di alcuni parlamentari alla fiducia sul governo Draghi

Il Collegio dei probiviri del M5s "ha deciso a maggioranza l'espulsione dei parlamentari" che hanno votato no alla fiducia al governo Draghi. Contro questa decisione, la probivira Raffaella Andreola che ha chiesto di rimettere la decisione in seno agli iscritti in quanto, secondo la parlamentare, la decisione è illegittima dato che a indicare le espulsioni è stato l'ex capo politico Vito Crimi. Dello stesso avviso l'ex M5s Alessandro Di Battista.

Di Battista: "Parlamentari espulsi facciano ricorso" La decisione è stata contestata dall'ex pentastellato Alessandro Di Battista, che in una diretta Instagram ha affermato: "Io sono un libero cittadino. Sono fuori dal M5s e non faccio scissioni o correnti. Ho detto ai colleghi del M5s espulsi di fare ricorso, se credono di essere nel giusto. Se fossi stato un parlamentare avrei votato no e non sono d'accordo con le espulsioni".

"Ero disponibile a entrare in un Conte ter, senza Renzi" Di Battista poi ha spiegato il rapporto con Di Maio. "Con lui ho un ottimo rapporto. Abbiamo chiarito. Nella vita si prendono strade diverse, ma ho sempre difeso Di Maio. Con lui ho condiviso quella splendida storia d'amore che è il M5s". L'ex parlamentare poi ha preso le distanze rispetto alle voci su una sua candidatura all'organo collegiale dei Cinque Stelle. "Non mi candido all'organo collegiale del M5s", ha chiarito. "Disponibilità a entrare in un Conte ter senza Renzi l'ho data, perché mi è stato chiesto, ma quando è rientrato Renzi mi sono fatto da parte, perché non volevo avere nulla a che fare con questa persona. Ho dato questa disponibilità perché quello dei responsabili era un compromesso che avrei accettato per sbarazzarsi del renzismo".

Andreola: la probivira contraria alle espulsioni "Dichiaro che la riunione del Collegio si è conclusa. Sono rimasta coerente a quanto dichiarato. Il Collegio ha deciso a maggioranza con il mio voto contrario l'apertura dei provvedimenti disciplinari. Dichiaro inoltre che il mio voto contrario è motivato dal fatto che ritengo che gli atti posti in essere dall'onorevole Crippa e dal senatore Licheri di espulsione dal Gruppo parlamentare di coloro che non hanno votato la fiducia al Governo Draghi potrebbero avere dei possibili rilievi di illegittimità, perché posto in essere su indicazione dell'ex capo politico senatore Crimi, attualmente a mio avviso non titolato a tali indicazioni". Lo ha spiegato Raffaella Adreola, componente del Collegio dei probiviri del Movimento 5 Stelle. "Esorto vivamente i miei colleghi - ha aggiunto - a desistere da azioni che potrebbero essere oggetto di ricorsi. Rimetto agli iscritti la decisione chiedendo l'apertura immediata della votazione in piattaforma per decidere in merito all'espulsione dei portavoce del Movimento coinvolti da tali aspetti. Atto che ritengo doveroso, essendo possibile da regolamento dato che é stata disposta dal capogruppo l'espulsione dal gruppo parlamentare".

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