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Covid, stop alla vendita delle mascherine U-Mask come dispositivo medico

Il ministero della Saluta evidenzia i "potenziali rischi per la salute". La decisione perché le mascherine erano state certificate da un laboratorio privo di autorizzazione

Ufficio stampa

Il ministero della Salute ha disposto "il divieto di immissione in commercio del dispositivo medico U-Mask Model 2" e il ritiro del prodotto dal mercato. La decisione è stata presa dopo che i Nas di Trento avevano segnalato che le mascherine U-Mask risultavano come dispositivi medici in base a certificazione di un laboratorio "privo di autorizzazione", sottoscritta da un soggetto senza laurea. Il ministero evidenzia i "potenziali rischi per la salute".

A Milano si indaga per frode nell'esercizio del commercio. 

Il caso partito da Striscia la Notizia Il caso è nato dopo la segnalazione della trasmissione "Striscia la Notizia". Il laboratorio sotto accusa si era difeso spiegando di aver "utilizzato un metodo alternativo". I risultati sono stati però messi in dubbio da Accredia, ente italiano di accreditamento.

U-Mask: "Contestiamo il provvedimento del ministero" "Siamo esterrefatti dal provvedimento cautelare annunciato dal ministero della Salute riguardo U-Mask che contestiamo radicalmente". Lo si legge in una nota dell'azienda italiana che produce le mascherine. L'azienda ha annunciato poi: "Ci difenderemo nelle sedi opportune. Lunedì 22 febbraio presenteremo alle Autorità nuove certificazioni di analisi, eseguite da uno dei pochissimi laboratori accreditati Accredia: i risultati dei test confermano una capacità di filtrazione batterica (BFE) in entrambi i sensi superiore al 99%".
   

"Ribadiamo che U-Mask è un prodotto sicuro, non nuoce in alcun modo alla salute e risponde in pieno alle caratteristiche qualitative e alle norme di legge per cui è stata registrata. - si legge sempre nella nota - Difenderemo in ogni sede la qualità dei nostri prodotti, la reputazione e l'operato della nostra azienda, certi delle nostre ragioni e della trasparenza della nostra condotta".
 

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