"Dobbiamo agire molto tempestivamente e in modo aggressivo contro le varianti non ancora molto diffuse, cioè la brasiliana e la sudafricana. Quindi all'interno delle Regioni vanno istituite zone rosse". Lo ha affermato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, precisando che la "variante inglese è la più diffusa e diventerà la dominante, ma dobbiamo fare di tutto per limitare le altre".
"Questo si può fare - ha spiegato - e si deve fare il contenimento. All'interno di una Regione gialla o arancione vanno fatte le zone rosse che riducono la mobilità, per la variante inglese valgono le misure restrittive che vengono usate normalmente da alcuni mesi".
"Cala incidenza over 80, effetto positivo vaccini" Il presidente dell'Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha ricordato poi che "l'incidenza dei casi tra gli over 80 sta diminuendo e questo è un primo segnale importante che ci mostra l'importanza di aderire alla campagna vaccinale attivamente".
"Ricrescita casi tra i più giovani" "In Europa c'è una circolazione del virus in tutti i Paesi. In Italia si segnala una leggera ricrescita in corso ma siamo in una posizione abbastanza favorevole rispetto all'incidenza di altri paesi, ma l'epidemia è soggetta ad ondate e quindi bisogna sempre avere grande attenzione", ha sottolineato Brusaferro. Si segnala, ha detto, una leggera ricrescita dei casi tra i più giovani, un elemento "da approfondire".
"Variante inglese è del 39% più trasmissibile" Capitolo varianti. "Nella migliore delle stime è emerso che l'aumento di trasmissibilità della variante Uk è del 39% ma con un range molto vario sul territorio, ciò vuol dire che la UK si trasmette il 39% in più. Ma questa è una cosa diversa dalla prevalenza". Brusaferro ha ricordato che dalla nuova indagine rapida in corso sulle diffusione delle varianti ci si attende un aumento ulteriore di questo dato .
"Scenario in peggioramento, Rt a 0.99" "Sono ormai poche le Regioni a rischio basso, l'incidenza a livello nazionale è in lieve aumento e l'Rt medio sfiora 1 (0.99). Tutto ciò ci mostra come lo scenario apparentemente stabile è in realtà in scivolamento verso un peggioramento. Ciò richiede grande attenzione, soprattutto per la circolazione di varianti". Quindi, "grande prudenza e interventi ristrettivi per contenere la diffusione delle varianti", ha aggiunto Brusaferro.
"Fuorviante confronto tra Regioni per indagine su varianti" L'indagine rapida Iss sulla diffusione delle varianti è campionaria e quindi per alcune Regioni i campioni sono molto ridotti: pertanto "ciò potrebbe dare una falsa sicurezza e fare un confronto tra Regioni potrebbe essere fuorviante", ha sottolineato poi Rezza spiegando perché i dati regionali dell'indagine Iss non siano stati diffusi. Tuttavia, ha detto, "si vede che laddove le varianti sono presenti, c'è anche un aumento dell'incidenza abbastanza rapido".
"Vaccini proteggono persone e abbassano mortalità" "Per l'immunità di gregge occorrerebbe vaccinare il 67% della popolazione ma noi ora stiamo vaccinando per proteggere le persone e abbassare la mortalità. È chiaro che più vacciniamo in fretta e più il virus avrà ostacoli", ha ricordato Rezza.
"Al momento non previsto cambio strategia misure" Su un eventuale cambio di strategie che preveda anche un lockdown, il direttore della Prevenzione del ministero della Salute è stato chiaro: "Ci vogliono misure adeguate e proporzionali, se le varianti dovessero correre di più ci vorranno misure più forti, ma non credo sia previsto al momento un cambio di strategia".