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Videogiochi: anche i maiali possono diventare grandi gamer, la scoperta degli scienziati

Usando il loro grugno, quattro simpatici suini sono riusciti a godersi una sessione videoludica davanti agli occhi sbalorditi dei ricercatori

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Quando si dice che i videogiochi garantiscono divertimenti per tutti, quel “tutti” assume davvero molteplici significati. In numerosi e recenti studi scientifici, infatti, pare che non siano solo gli esseri umani a godere dei benefici della tecnologia legata all’intrattenimento, ma anche i nostri amici animali. Che dire dunque se a dimostrarsi abili videogiocatori fossero dei maiali?

In una ricerca condotta nel Worcestershire, in Inghilterra, i curiosi soggetti di studio dei ricercatori sono stati proprio quattro maialini, Hamlet, Omelette, Ebony e Ivory, addestrati a utilizzare un joystick in stile arcade per guidare un cursore sullo schermo e colpire dei bersagli a muro.

I ricercatori hanno affermato che il fatto che i maiali abbiano assimilato la connessione tra il controller e il videogioco senza possedere né mani né pollici non sia cosa da poco. I quattro suini hanno inoltre continuato a giocare nel momento in cui il distributore di ricompense alimentari si è rotto, quasi a voler mantenere un contatto sociale tra loro.

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Di solito, ai maiali veniva data una pallina di cibo per "superare" il livello di gioco, ma durante i test il meccanismo ha subìto un guasto. Nonostante tutto, i quattro animali hanno continuato la loro sessione videoludica specialmente se incoraggiati dalle parole gentili dei ricercatori.

"Questo tipo di studio è importante perché, come con qualsiasi essere senziente, il modo in cui interagiamo con i maiali e ciò che facciamo con loro ha un impatto che si rivela importante per loro", ha affermato la dott.ssa Candace Croney, leader del team di esperti.

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Nella squadra dei simpatici maialini, Hamlet si è rivelato il migliore nel gioco rispetto a Omelette, ma entrambi hanno iniziato a perdere interesse quando il gameplay si è fatto più difficile. Anche Ivory è stata in grado di colpire bersagli per il 76% delle volte, mentre Ebony è andata a segno solo per il 34%.

I ricercatori si ritengono comunque soddisfatti del fatto che i tentativi non fossero stati casuali, ma mirati. Ciò significa che, in una certa misura, tutti hanno acquisito l'associazione tra il joystick e il movimento del cursore.

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Per sottolineare l’importanza della scoperta, la dottoressa Croney ha parafrasato una citazione attribuita a Winston Churchill: "I cani ti guardano dal basso verso l’alto, i gatti ti guardano dall'alto in basso mentre i maiali ti guardano dritto negli occhi", spiegando poco dopo che "quando si guarda un maiale dritto negli occhi, si può affermare che ci sia intelligenza in loro".

Tuttavia, gli esperti hanno tenuto a precisare che i suini non potranno mai competere con gli umani in campo videoludico, né con altre specie di primati. Lo stesso tipo di esperimento è stato provato infatti con scimpanzé e scimmie, che hanno il vantaggio di possedere pollici opponibili e sono stati in grado di soddisfare requisiti molto più elevati da parte dei ricercatori.

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