Non è solo un modo accurato di vestire. L'eleganza è definita da un insieme di gesti e atteggiamenti. Apporta fascino, è seduttiva e garanzia di sicuro successo. È, a tutti gli effetti, un modo di vivere, per cui si rivela in ogni momento, incluse le occasioni meno formali o quelle in cui si crea maggiore intimità. Come comportarsi, ad esempio, quando ci si trova a ordinare da bere al bar?
David Beckham testimonial Haig Club whisky single grain, di cui è uno dei creatori
1. LASCIAR FARE AL BARISTA - Mai affidarsi ad occhi chiusi al barista. È un atteggiamento che denota insicurezza e scarsa intraprendenza. Può essere anche molto rischioso, dal momento in cui fare esclusivamente leva sull'improvvisazione può lasciare insoddisfatti. È bene, certamente, chiedere un consiglio all’esperto in materia, in caso di dubbi o idee poco chiare. Bisogna però dare dei riferimenti precisi: il tipo di sapore preferito, l'intensità, il superalcolico più o meno gradito.
2. CHIEDERE UN COCKTAIL TROPPO ELABORATO - Nel caso in cui non si disponesse di molto tempo, o peggio, il locale fosse troppo affollato, è bene non scegliere un drink lungo da preparare ed elaborato. La versione servita potrebbe non essere esattamente la migliore, all’altezza delle aspettative o fatta a dovere. Tenere sempre a mente: less is more, meno è meglio.
3. DIRE DI VOLERLO "BELLO CARICO" (O LEGGERO) - Mai chiedere modifiche alle ricette originali dei drink. Si presume, infatti, siano perfette così come sono, equilibrate, ben calibrate. Sarebbe un po' come alterare una formula chimica. Quindi, vale a dire: scarsissime probabilità di successo. Se non, addirittura, un fallimento assicurato.