Venezia: Dorsoduro, quel miglio d’arte ad altissimo livello
Dalle gallerie dell’Accademia alla collezione Guggenheim riapre il tour dei capolavori
Venezia: il miglio dei capolavori a Dorsoduro
Con il passaggio del Veneto in zona gialla, a Venezia riprende anche la proposta culturale del Dorsoduro Museum Mile, lo straordinario percorso attraverso otto secoli di arte con itinerari integrati, comunicazione condivisa e sconti sui biglietti d’ingresso ai musei.
Con la riapertura a Venezia delle Gallerie dell’Accademia, della Collezione Peggy Guggenheim e di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, riparte anche la proposta culturale del Dorsoduro Museum Mile che rilancia con forza la collaborazione tra le istituzioni culturali che hanno sede nel sestiere veneziano di Dorsoduro.
Dorsoduro Museum Mile - Ideato nel 2015, il Dorsoduro Museum Mile accoglie il visitatore in un circuito lungo poco più di un miglio che attraversa il sestiere di Dorsoduro, tra il Canal Grande e il canale della Giudecca, facendolo viaggiare lungo otto secoli di storia dell’arte mondiale: dai capolavori della pittura veneziana medievale e rinascimentale delle Gallerie dell’Accademia, ai protagonisti della scena dell’arte contemporanea esposti a Punta della Dogana, passando per le storiche case-museo di Vittorio Cini e di Peggy Guggenheim, che ospitano le collezioni di questi grandi mecenati. Sono già aperte infatti, la Collezione Peggy Guggenheim le Gallerie dell’Accademia di Venezia; Palazzo Grassi - Punta della Dogana.
Gallerie dell’Accademia - Le Gallerie dell’Accademia di Venezia, istituite per decreto napoleonico nel 1807 con finalità didattiche per la formazione dei giovani artisti, sono una delle più importanti istituzioni museali d’Italia e presentano la più completa raccolta di arte veneta del mondo dal ’300 all’ ’800. Il museo è situato nel complesso comprendente l’ex chiesa e Scuola di Santa Maria della Carità e il convento dei Canonici Lateranensi, progettato da Palladio. Vi si conservano capolavori di Bellini, Piero della Francesca, Mantegna, Bosch, Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Veronese, Tiepolo e Canova. Nel 2015 le Gallerie hanno rinnovato gli spazi espositivi, ed è ora ammirabile un’ulteriore selezione di opere con il sussidio dei più aggiornati strumenti tecnologici.
Palazzo Grassi - Punta della Dogana - Da oltre 40 anni François Pinault è un appassionato collezionista d’arte, animato da un impegno profondo e duraturo verso molti protagonisti della scena artistica contemporanea e dalla ferma volontà di esplorare senza sosta nuovi territori della creatività. La programmazione di Punta della Dogana e Palazzo Grassi– le sedi espositive della Pinault Collection – si articola secondo un principio di alternanza tra esposizioni tematiche di opere della collezione e mostre personali di grandi artisti del presente.
Peggy Guggenheim Collection - La Collezione Peggy Guggenheim è tra i musei più importanti in Italia per l’arte europea e americana del XX secolo. Palazzo Venier dei Leoni, un palazzo “non finito” in pietra d’Istria affacciato sul Canal Grande, un tempo abitazione della collezionista Peggy Guggenheim, ospita oggi la collezione personale d’arte della mecenate americana. Il museo annovera opere delle principali avanguardie del ’900 di artisti del calibro di Pablo Picasso, Vasily Kandinsky, René Magritte, Jackson Pollock, Joan Miró, Alexander Calder, Marc Chagall, Giorgio de Chirico, nonché i capolavori della Collezione Hannelore B. e Rudolph B. Schulhof e il Giardino delle Sculture Nasher. La Collezione Peggy Guggenheim organizza periodicamente mostre temporanee di rilevanza internazionale.
Palazzo Cini - La Galleria - Riaprirà in primavera la raffinata casa-museo Palazzo Cini, sorta nel 1984, che custodisce un prezioso nucleo della raccolta d’arte antica di uno dei più importanti collezionisti del Novecento italiano: l’imprenditore e filantropo Vittorio Cini. I suoi ambienti si sviluppano su due piani: il primo ospita mirabili testimonianze dell’arte italiana: Beato Angelico, Filippo Lippi, Sandro Botticelli, Piero di Cosimo e Pontormo sono tra i maestri toscani rappresentati, mentre un raro nucleo di dipinti del Rinascimento ferrarese, con capolavori di Ercole de’ Roberti, Cosmè Tura e Dosso Dossi, rende il museo ancora più unico nel paesaggio veneziano. E’ possibile visitare le suggestive sale di questo scrigno d’arte, insieme a quelle del secondo piano che ospitano mostre e iniziative culturali.
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