FOTO24 VIDEO24 2

Ministro alle Pari Opportunità: Elena Bonetti

La dimissionaria di Italia Viva riprende il suo dicastero

Governo Draghi, ecco tutti i ministri

1 di 24
Mario Draghi - Presidente del Consiglio
2 di 24
Federico d'Incà (M5s - confermato) - Rapporti con il Parlamento e democrazia diretta
3 di 24
Vittorio Colao (tecnico - nuovo) - Innovazione tecnologica e transizione
4 di 24
Renato Brunetta (FI - nuovo) - Pubblica Amministrazione
5 di 24
Mariastella Gelmini (FI - nuova) - Affari regionali e autonomie  
6 di 24
Mara Carfagna (FI - nuova) - Sud
7 di 24
Fabiana Dadone (M5s - Nel Conte bis era ministro per la Pubblica Amministrazione) - Politiche giovanili
8 di 24
Elena Bonetti (Iv - confermata) - Pari opportunità e famiglia
9 di 24
Erika Stefani (Lega - nuova) - Disabilità
10 di 24
Massimo Garavaglia (Lega - nuovo) - Turismo
11 di 24
Luigi Di Maio (M5s - confermato) - Affari Esteri e Cooperazione internazionale
12 di 24
Luciana Lamorgese (tecnico - confermata) - Interno
13 di 24
Marta Cartabia (tecnico - nuova) - Giustizia
14 di 24
Lorenzo Guerini (Pd - confermato) - Difesa
15 di 24
Daniele Franco (tecnico - nuovo) - Economia e Finanze
16 di 24
Giancarlo Giorgetti (Lega - nuovo) - Sviluppo Economico
17 di 24
Stefano Patuanelli (M5s - Nel Conte bis era ministro allo Sviluppo economico) - Politiche agricole, alimentari e forestali
18 di 24
Roberto Cingolani (tecnico - nuovo) - Transizione Ecologica
19 di 24
 Enrico Giovannini (tecnico - nuovo) - Infrastrutture e trasporti
20 di 24
Andrea Orlando (Pd - nuovo) - Lavoro e politiche sociali 
21 di 24
Patrizio Bianchi (tecnico - nuovo) - Istruzione
22 di 24
Cristina Messa (tecnico - nuovo) - Università e ricerca
23 di 24
Dario Franceschini (Pd - confermato) - Cultura
24 di 24
Roberto Speranza (LeU - confermato) - Salute 
Ecco la lista dei ministri che il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha presentato al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e che faranno parte del nuovo governo. Il giuramento si terrà sabato 13 febbraio alle 12.

Elena Bonetti, l'esponente di Italia Viva rinconfermata alle Pari Opportunità, con le sue dimissioni, insieme alla collega di partito Bellanova, ha di fatto posto fine al Governo Conte.

Mantovana, 47 anni, madre di due figli, alla sue prima esperienza come ministro è riuscita a far approvare il Family Act quella che ha definito "l'unica riforma approvata dal Governo Conte II" che dal luglio prossimo prevede un assegno unico per tutte le famiglie con figli, in base alle condizioni economiche. Lo stanziamento attuale è di 3 miliardi e poco meno di 6 a regime che si aggiungeranno al riordino dei fondi ora destinati alle famiglie, dai vari bonus alle detrazioni dei figli a carico.

La Bonetti ha più volte lamentato che la sua riforma "nata alla Leopolda" era stata finanziata "per la sola parte dell'assegno", mentre il Family Act "andava ben oltre: con l'investimento sulle giovani coppie, sulla conciliazione tra l'esperienza familiare e quella lavorativa" e soprattutto sul lavoro femminile.

Matematica, professore associato di Analisi, un passato nell'Agesci come Matteo Renzi che nel 2017  volle Bonetti nella segreteria dem. Scelta che destò sorpresa, considerato che non era una politica in senso stretto, e per di più iscritta da poco al Pd.

Da ministro durante la pandemia si è sempre dichiarata a favore della scuole aperte ed ha ritenuto un grosso errore "mettere al 100% la Dad nelle superiori". Tra le sue battaglie anche quella contro la violenza sulle donne, e tanti provvedimenti per sostenere il lavoro e l'imprenditoria femminile perché - ha più volte detto - "la violenza economica è una piaga paragonabile a quella sessuale, fisica e psicologica a cui sono soggette le donne che vengono così private di una libertà di scelta". Bonetti ha sostenuto e promosso l'emendamendo che proroga e rafforza la legge Golfo-Mosca per la presenza delle donne nei cda delle societàquotate, con l'obiettivo di quota 40%. 
 

Espandi