Don the Fuller, il Jeans italiano che fa impazzire gli Usa
Il blog Denimology lo ha consacrato tra i migliori del mondo
Amato da tutti, da sempre. Il Jeans simbolo della moda genderless, testimonial di cambiamenti epocali è entrato nella storia della moda, come capo immancabile negli armadi di donne, uomini, adulti e bambini. Dopo 150 anni dalla sua nascita, il Jeans continua a far impazzire tutti e adesso è diventato anche uno dei punti forti del made in italy. Per Denimology, il blog del jeans più importante del mondo, nel 2020 Don the Fuller è il miglior jeans italiano e non solo.
La consacrazione per l’azienda abruzzese con sede sociale a Sulmona e produzione a Corropoli, in provincia di Teramo, è arrivata grazie a un ampio servizio di Denimology dedicato al jeans italiano corredato da numerose fotografie sulla collezione 2020. “Un paio d’anni fa abbiamo presentato Don the Fuller, un marchio italiano di denim sostenibile al 100%. Sempre alla ricerca di nuove idee e ne abbiamo adorato le immagini più recenti della campagna del brand che abbiamo voluto condividere”, scrivono nella recensione gli americani. Ma la particolarità che è piaciuta di più ai giornalisti di Denimology, è il profumo di mirra che tutti i jeans della nuova collezione sprigionano.
“Il 90% della nostra produzione è leggermente profumata alla Mirra”, spiega Mauro Cianti Ceo Don The Fuller, “un particolare molto apprezzato dai nostri clienti. Il processo di aggiunta della fragranza è senza acqua. Viene immesso nella lavatrice con aria calda. L’odore persiste sul jeans per circa sei lavaggi”.
Una consacrazione per Don the Fuller che, già due anni fa aveva suscitato interesse negli Stati Uniti per la particolarità della produzione tipicamente artigianale ma soprattutto per l’attenzione che viene riservata al rispetto dell’ambiente con un innovativo processo di lavaggio dei jeans. Vengono utilizzati sandblast ecologici (“Eco Aging”) che proteggono i lavoratori dal rischio di silicosi e utilizzano una quantità di acqua molto ridotta con un risparmio fino al 95% (“Zero Water Wash “) confrontati con i metodi di lavaggio tradizionali. A differenza di quasi 45 litri d’acqua per il lavaggio tradizionale per ogni coppia di jeans. “Con Zero Water Wash abbiamo bisogno solo di 5 litri”, conclude Cianti. “La nostra azienda ricerca sempre soluzioni intelligenti per risparmiare acqua ed energia e utilizziamo sempre prodotti chimici con la certificazione Oekotex, al fine di garantire il massimo della sostenibilità”.
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