Ci ha lasciato un "uomo integro, forte e fedele a un grande ideale: la libertà come presupposto della democrazia e della giustizia. Quella vera". Così Pierluigi Castagnetti ricorda Franco Marini, morto a 87 anni. Per Sergio Mattarella, "Marini è stato un eminente esponente della Repubblica. Espressione del mondo del lavoro portò le
istanze dei lavoratori italiani sino alla più alta carica alla quale venne eletto, quella di Presidente del Senato". "Profonda tristezza - scrive Enrico Letta -. Tanti pensieri, tanti ricordi. Un grande protagonista. Un grande amico".
"Marini apparteneva alla schiera di quanti hanno saputo trasfondere nelle istituzioni la passione e il valore di aspirazioni autentiche maturate fra la gente", ricorda il Capo dello Stato. "Non dimenticò mai - sono le parole di Mattarella - le battaglie sociali che hanno costantemente caratterizzato la sua vita. In essa possiamo leggere l'ansia di riscatto delle popolazioni delle periferie del Paese, il contributo alla modernizzazione dell'Italia nel segno del progresso, la rigorosa testimonianza di chi poneva i principi del cattolicesimo democratico al servizio della crescita, della coesione e della giustizia sociale. E' stato esempio di un impegno politico onesto e autentico".
Il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, parla di un "politico e sindacalista di spessore, uomo di indiscussa integrità morale. L'Italia ricorderà il suo prezioso contributo, nei ruoli politici e istituzionali, sui temi del lavoro e sul rafforzamento della democrazia parlamentare". Per Nicola Zingaretti "ci ha lasciato un grande Italiano. Instancabile combattente a difesa del futuro e dei diritti dei lavoratori. Protagonista e guida dei cattolici democratici, è stato, davvero per tutti, un esempio e un punto di riferimento per il suo pensiero e per la sua voce libera e autorevole. Tra i fondatori del Partito Democratico, ha combattuto per rafforzare la democrazia e per un Italia più giusta"
"Con Franco Marini scompare un protagonista della vita democratica, delle istituzioni, del mondo del lavoro. Ne ho sempre ammirato la determinazione, la tempra ma anche il buon senso e l'equilibrio manifestato in ogni circostanza", scrive in una nota Silvio Berlusconi. "Pur militando in un campo diverso dal nostro, non l'ho mai considerato davvero un avversario, quanto piuttosto un interlocutore con il quale ragionare in modo costruttivo nell'interesse generale del Paese. Mentre l'Italia attraversa un momento così difficile - aggiunge il leader di Forza Italia - mancheranno il suo equilibrio, il suo senso delle istituzioni, la sua passione politica lucida e priva di faziosità".
"Franco Marini, come sindacalista prima, come politico poi e come uomo delle istituzioni, ha sempre anteposto i rapporti umani e il rispetto di ciascuno indipendentemente dalle appartenenze - dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri -. Lo ricordo con rimpianto e voglio onorarne la memoria sottolineando questo suo tratto umano che ne ha fatto uno dei protagonisti della vita politica, sociale ed istituzionale del nostro tempo". Per Pier Ferdinando Casini è stato "uno degli uomini più rappresentativi di un'intera stagione della vita dei democratici cristiani, un sindacalista intrepido e coraggioso, capace di sfidare l'impopolarità, un grande dirigente della Dc e successivamente un presidente del Senato che non dimenticheremo facilmente".
"Marini è stato in grado di coniugare la forte passione che investiva nei suoi mandati con un altrettanto saldo rispetto dell'avversario, anche negli scontri più aspri", ricorda la presidente dei deputati di Italia Viva, Maria Elena Boschi, che aggiunge: "Se ne è andato l'uomo, ma il segno del suo agire resterà nella mondo del lavoro, della politica e nelle istituzioni". "Confronto e dialogo. Guardare al minimo comun denominatore piuttosto che al massimo comun divisore - scrive su twitter il presidente del Parlamento europeo David Sassoli - Grazie Franco Marini per quella grande lezione di saggezza, di apertura, di moderazione, di lucidità di visione che è stata la tua vita. La terra ti sia lieve". Per il ministro della Salute, Roberto Speranza, fu "combattente e appassionato. Sempre a difesa della democrazia e dei diritti dei lavoratori". "Non la pensavamo sempre alla stessa maniera, ma era una gran persona", ricorda il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani.