Gli anticorpi monoclonali saranno distribuiti anche in Italia. Il via libera è stato dato da Roberto Speranza, dopo l'ok dell'Aifa e del Consiglio superiore di Sanità, anche se manca l'autorizzazione dell'Ema. Sarà una distribuzione "in via straordinaria", fa sapere il ministro della Salute, una "possibilità in più per contrastare il Covid-19". Intanto, da lunedì in Umbria la provincia di Perugia e sei comuni del Ternano saranno in zona rossa. Tre comuni "rossi" anche in Abruzzo.
Arrivate in Italia le prime 250mila dosi di AstraZeneca Sul fronte vaccini, invece, mentre è ancora in corso la Fase Uno su sanitari e over 80 con Pfizer BioNtech e Moderna, nel primo pomeriggio di sabato sono arrivate all'aeroporto di Pratica di Mare a Roma, hub nazionale della Difesa, 249.600 dosi del vaccino AstraZeneca.
Il siero sarà somministrato agli under 55 Il siero dell'azienda anglo-svedese dà una copertura immunitaria nei confronti del virus del 60%, per questo sarà somministrato, a partire dalla prossima settimana, ai cittadini di età compresa tra i 18 e i 55 anni che appartengono alle categorie più a rischio, come il personale scolastico, i lavoratori dei servizi essenziali (come i trasporti), le forze dell'ordine e le forze armate, le persone che vivono in comunità e i detenuti.
L'Italia guarda ora anche ad altri vaccini Dati i ritardi delle case farmaceutiche rispetto alle dosi promesse, l'Italia guarda ora anche ad altri vaccini, come il russo Sputnik, per il quale sono in corso i contatti con l'Agenzia europea del farmaco. Per Reithera, che si dice pronta a produrre 100 milioni di dosi all'anno rendendo l'Italia autonoma, bisognerà attendere non meno di sei mesi. Dalla Cina, intanto, c'è la prima autorizzazione a un uso più esteso, in emergenza, del vaccino Sinovac, che potrà ora essere somministrato nella Repubblica Popolare anche ad altre fasce di popolazione, oltre che ai gruppi ad alto rischio e prioritari già autorizzati.
Chiuse per la movida piazze a Roma, Venezia e Napoli E con la maggior parte delle Regioni in zona giallo i ristoranti registrano il pienone. Complice il sole e il clima mite, in tanti sono andati a mangiare fuori. Un rito atteso dai quasi 7 persone su 10, secondo Coldiretti. La polizia interviene nelle zone della movida contro gli assembramenti, a Roma ma anche a Venezia e Napoli. L'assessore alla Sanità del Lazio D'Amato lancia "un appello al rispetto del distanziamento e all'utilizzo della mascherina, altrimenti ci troveremo costretti di nuovo a applicare misure restrittive".
Tutta la provincia di Perugia in zona rossa per 14 giorni Mentre la Sardegna si appresta a passare in zona gialla, tutta la provincia di Perugia e sei piccoli comuni del Ternano saranno in zona rossa da lunedì. Lo prevede un'ordinanza del presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, che ha illustrato il provvedimento ai sindaci in una lunga riunione terminata in serata. Prevista anche la chiusura totale di nidi e materne. Le disposizioni avranno validità per due settimane.
Il resto della Regione Umbria in fascia arancione Il resto della Regione Umbria è invece in fascia arancione. In Umbria sono stati individuati 18 casi di variante inglese del virus Sars-Cov-2 e 12 di quella brasiliana. La variante brasiliana si presenta prevalentemente in ambito ospedaliero, mentre quella inglese si riscontra soprattutto sul territorio, in particolare nell'area tra Bastia Umbra, il Perugino e il Trasimeno. Rimarranno in fascia arancione anche la Provincia autonoma di Bolzano, la Puglia e la Sicilia.
L'Abruzzo resta giallo ma con zone rosse e Dad Anche se con un indice di contagio al limite della zona rossa (0,99 Rt) l'Abruzzo resta giallo, per un'altra settimana, ma con tre comuni in isolamento e un picco di contagi nell'area metropolitanadi Pescara. Restano in fascia rossa San Giovanni Teatino e Atessa, in provincia di Chieti e Tocco da Casauria nella provincia di Pescara. Non solo, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che è in isolamento preventivo e volontario perché due del suo staff sono risultati positivi al Covid-19, ha disposto, con ordinanza, la didattica a distanza, a partire da lunedì e sino al 21 febbraio, nelle scuole secondarie di secondo grado.