Nuova partenza per Nancy Brilli che, alla soglia dei 41 anni, si appresta a sposare il chirurgo estetico Roy De Vita, 48. L'attrice si racconta in un'intervista a Diva e Donna. Una lunga confessione sul suo passato, la psicanalisi, la solitudine ma soprattutto l'amore per De Vita, suo compagno da tre anni. I due sono stati fotografati con le fedi al dito, all'uscita da una chiesa di Roma, dove si sono scambiati la promessa di matrimonio.
"Non sono interessata a un nuovo contratto di matrimonio. Ne ho già stipulati due civili, in passato. Se decido di convolare a nozze ora, lo faccio in chiesa, per scambiare una promessa vera e profonda", ha detto la Brilli. L'attrice è in attesa del divorzio dal regista Luca Manfredi, con il quale ha avuto un figlio, Chicco, mentre Roy De Vita, anche lui padre del piccolo Andrea, aspetta ancora dalla Sacra Rota l'annullamento della sua precedente unione. In attesa dei rispettivi atti legali, i due andranno a vivere insieme, per realizzare il sogno di formare insieme una famiglia con entrambi i figli.
A scoprire Nancy Brilli è stato nel 1984 il regista Pasquale Squitieri, che l'ha voluta come interprete del ruolo di Miriam Petacci, nel suo film "Claretta". Da allora la sua carriera spazia indifferentemente dal teatro al cinema e alla televisione. Proprio per il piccolo schermo l'attrice presto inizierà a girare "Senza domani", miniserie di Canale 5, ambientata in un carcere. Al suo fianco nel cast anche Virna Lisi.
Nella vita di Nancy però non pesa solo l'aspetto professionale, quanto quello umano. "C'è la star ma c'è anche la Nancy che si rimbocca le mani" ci tiene a precisare l'attrice, che ha parlato delle sue sofferenze passate e delle difficoltà incontrate per superarle: l'infanzia trascorsa senza la madre, che l'ha portata a fare conto esclusivamente sulla propria forza di volontà, in mancanza di solidi riferimenti. Gli sbandamenti giovanili. Gli amori falliti. "Da ragazza ero invidiosa di tutto e di tutti. Rubavo cose ai miei parenti, ma ho capito che lo facevo per appropriarmi del loro modo di vivere: mi sembravano tutti più felici di me. Se non sono diventata una criminale e una drogata, salvarsi è possibile" ha raccontato, sottolineando l'importanza del ruolo avuto dalla sua analista, che ha creduto in lei e le ha dato la spinta per affrontare le sue insicurezze. "Se ci sono riuscita io" conclude, "ci può riuscire chiunque".