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Covid, bozza monitoraggio Iss: Rt nazionale a 0.84 | Il presidente Brusaferro: "Situazione stabile"

L'indice di trasmissibilità è sopra l'1 in Umbria, a Bolzano e in Friuli Venezia Giulia. Diminuiscono le ospedalizzazioni al livello nazionale. Rimangono 7 le Regioni con le terapie intensive oltre la soglia

L'Rt nazionale dovrebbe restare anche questa settimana allo 0.84. Stando a quanto emerso è infatti questo il valore che la cabina di regia sta valutando nel monitoraggio settimanale sul Covid in Italia basato sui dati Iss-Ministero della Salute. L'indice di trasmissibilità è invece sopra l'1 in Umbria (1.18), nella provincia autonoma di Bolzano (1.06) e in Friuli Venezia Giulia (1.03).

Tutte le altre Regioni sono sotto il valore soglia di 1, con l'Abruzzo e Toscana al limite, rispettivamente a 0.99 e 0.98. La provincia autonoma di Trento ha il valore più basso, a 0.61, seguono Veneto e Basilicata a 0.63.

Terapie intensive, stabile numero Regioni sopra la soglia critica Si mantiene stabile il numero di Regioni (7) che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e aree mediche sopra la soglia critica. Al livello nazionale, il tasso si colloca sotto la soglia critica (26%). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.372 (26/01/2021) a 2.214 (02/02/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da 21.355 (26/01/2021) a 20.317 (02/02/20201). Tale tendenza al livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali.

Brusaferro: "Situazione stabile" "L'Italia rimane stabile rispetto agli altri Paesi europei nell'andamento dell'epidemia". E' il commento del presidente dell'Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro, che spiega: "Nell'ultimo periodo in Italia c'è un decremento lentissimo, quindi sostanzialmente una situazione di stabilità". 

Restare a casa il più possibile La situazione di stabilità però non deve essere un invito al "rompere le righe". L'Istituto superiore di Sanità e il ministero della Salute confermano "la necessità di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone" e di "restare a casa il più possibile". E' fondamentale, secondo i tecnici, che "la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie".