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Istat: in Italia omicidi in calo, ma aumentano quelli in famiglia

Gli omicidi, spiega l'Istituto di statistica, sono in calo fin dagli anni Novanta, soprattutto quelli dovuti alla criminalità organizzata

Istat: omicidi in calo in Italia, ma aumentano quelli in famiglia

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In Italia calano gli omicidi, ma aumentano quelli in famiglia con le vittime che sono soprattutto donne. Il dato è stato diffuso dall'Istat ed è relativo all'anno 2019, quando gli omicidi sono stati 315 (345 nel 2018) di cui 204 uomini e 111 donne. Gli omicidi, fa sapere ancora l'Istituto di statistica, sono in calo fin dagli anni Novanta, soprattutto quelli dovuti alla criminalità organizzata (29 nel 2019, il 9,2% del totale).

Secondo i dati forniti dall'Istat, nel 2019 gli stranieri vittime di omicidio sono stati 62 (19,7%; 17,6% delle vittime tra gli uomini e 23,4% tra le donne). Nel quinquennio 2015-2019 le vittime di omicidio straniere sono per la maggior parte europee (48,6%) e africane (32,1%). Il Paese più rappresentato è la Romania (20,6% del totale delle vittime), seguito da Marocco e Albania (14,4 e 9,9%.

Rischio omicidio in famiglia maggiore per giovani e anziani Per i più giovani e i più anziani il rischio maggiore è rappresentato dall'ambiente familiare: nel 2019 sono stati uccise da un familiare o un parente tutte le vittime minorenni (14 omicidi dagli zero ai 13 anni; nessun omicidio rilevato fra i 14-17enni) e il 37% degli ultrasessantacinquenni. Per le classi adulte, è stato vittima di un parente il 44,4% degli uomini con più di 65 anni e il 29,6% delle donne, mentre quasi la metà delle donne della stessa età è stata uccisa da un partner (il 48,6%). E' vittima dei partner l'82,4% delle 25-34enni, il 78,9% delle 35-44enni, il 70% delle 55-64enni e il 65% delle 45-54enni.

Al contrario, i maschi di tutte le età, fatta eccezione dei minorenni e degli anziani, sono uccisi prevalentemente da persone non conosciute dalla vittima, con un picco in corrispondenza per i 25-34enni. Il tasso di omicidi per cui non è stato identificato un autore si è dimezzato per i 25-34enni (dallo 0,45 per 100mila maschi della stessa età del 2018 allo 0,24 del 2019) ed è quasi scomparso per i giovani di 18-24 anni (0,32 per 100mila maschi della stessa eta' nel 2018, 0,09 nel 2019).

Boom di femminicidi durante il lockdown L'istituto di Statistica ha inoltre sottolineato che nei primi 6 mesi del 2020 la situazione degli omicidi che hanno visto vittime delle donne si è ulteriormente aggravata: sono stati infatti il 45% del totale, contro il 35% dei primi sei mesi del 2019, e hanno raggiunto ben il 50% durante il lockdown nei mesi di marzo e aprile 2020. Le donne sono state uccise principalmente in ambito affettivo/familiare (90% nel primo semestre 2020) e da parte di partner o ex partner (61%). 

Alla Calabria il "primato" degli omicidi maschili Nel 2019 in Calabria è stato commesso il maggior numero di omicidi, con 2,68 casi per 100mila maschi, valore 2,5 volte più elevato rispetto alla Regione che la segue in graduatoria, vale a dire la Campania (1,07). Nel 2019 la media nazionale è stata di 0,70 omicidi volontari per 100mila residenti.

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