Il 61% dei giovani afferma di essere vittima di bullismo o di cyberbullismo nel 2020, e il 68% di esserne stato testimone. E' quanto emerge dai dati dell'Osservatorio Indifesa 2020 di Terre des hommes e Scuolazoo. Sei adolescenti su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online e l'incubo maggiore per le ragazze è il Revenge porn (52,16%). Nell'anno del Covid, inoltre, il 93% degli adolescenti ha affermato di sentirsi solo.
L'aumento della solitudine è ancora più significativo, viene fatto notare nel rapporto, se si pensa che la percentuale di chi ha indicato di provare solitudine "molto spesso" è passata dal 33% a quello che viene definito un "drammatico" 48%. I dati dell'Osservatorio Indifesa sono stati raccolti attraverso le risposte di 6mila giovani, dai 13 ai 23 anni, provenienti da tutta Italia.
Ragazzi e ragazze esprimono sofferenza per episodi di violenza psicologica subita da parte di coetanei (42,23%) e in particolare il 44,57% delle ragazze segnala il forte disagio provato dal ricevere commenti non graditi di carattere sessuale online. Dall'altro lato l'8,02% delle ragazze ammette di aver compiuto atti di bullismo, o cyberbullismo, percentuale che cresce fino al 14,76% tra i ragazzi.
Tra i partecipanti alla rilevazione 6 su 10 dichiarano di non sentirsi al sicuro online. Sono le ragazze ad avere più paura, soprattutto sui social media e sulle app per incontri, lo conferma il 61,36% di loro. Tra i rischi maggiori sia i maschi sia le femmine pongono al primo posto il cyberbullismo (66,34%), a seguire per i ragazzi spaventa di più la perdita della propria privacy (49,32%) il Revenge porn (41,63%) il rischio di adescamento da parte di malintenzionati (39,20%) stalking (36,56%) e di molestie online (33,78%).
Mentre dopo il cyberbullismo, l'incubo maggiore per le ragazze è il Revenge porn (52,16%) insieme al rischio di subire molestie online (51,24%) l'adescamento da parte di malintenzionati (49,03%) e la perdita della propria privacy (44,73%). 1 adolescente su 3 conferma di aver visto circolare foto intime sue, o di amici sui social network. Quasi tutte le ragazze (95,17%) riconoscono che vedere le proprie foto/video hot circolare senza il proprio consenso online, o su cellulari altrui è grave quanto subire una violenza fisica. La percentuale scende leggermente per i ragazzi (89,76%). Persistono, anche se minoritari, vecchi pregiudizi da sconfiggere, il 15,21% dei ragazzi considera come una "ragazza facile" la ragazza che decide di condividere foto o video a sfondo sessuale con il/la su.. partner. Mentre per le ragazze questo è vero per l'8,39% dei casi.