"Il 3 febbraio del 1983 tornavo per la seconda volta a Sanremo. Non ci volevo più andare e non ci sarei mai tornato, se non avessi avuto 'Vita spericolata'". Vasco Rossi celebra un anniversario speciale, quello di uno dei suoi più grandi successi, "Vita Spericolata" appunto, che compie oggi 38 anni. Il rocker di Zocca la presentò per la prima volta proprio al Festival della Canzone Italiana e il suo destino è noto a tutti: il brano si classificò penultimo, ma divenne uno dei più importanti della storia della musica leggera italiana.
Un esordio difficile quello della canzone. Vasco sconvolse letteralmente l'opinione pubblica con la sua "Vita spericolata", sia per il testo provocatorio del brano, sia perché, prima di finire di cantare, il rocker lasciò il palco dell'Ariston svelando a tutti l'escamotage del playback.
E tuttavia, o forse anche grazie a ciò, la canzone entrò nelle case di tutti gli italiani e divenne presto un vero e proprio cult della musica pop.
Quel Festival della Canzone Italiana si concluse con la vittoria di "Sarà Quel Che Sarà" di Tiziana Rivale.
Il Blasco ha partecipato di fatto solo due volte a Sanremo come interprete, nel 1982 con "Vado al Massimo" e nel 1983, e in ambedue le occasioni i suoi brani, che non ebbero grande successo sul palco, lo ebbero invece subito dopo diventando veri e propri inni generazionali.
"Pensai che era la canzone della mia vita e che sarebbe stato bello salire sul palco di Sanremo a cantare: 'Voglio una vita maleducata, di quelle vite fatte, fatte così'", scrive Vasco, spiegando come nacque la controversa canzone: "Ci giravo intorno da sei mesi.. cercavo un testo all'altezza della musica che mi aveva dato Tullio Ferro. Mi mancava il verso giusto, il primo. Quando è arrivato, sono impazzito dalla gioia. Ero in Sardegna. Dovevo fare un concerto, ma pioveva e quelli erano gli anni in cui, se pioveva, dovevi cancellare tutto. Mi ricordo questo campo sportivo illuminato di notte, io ero in macchina. Mi venne: "Voglio una vita..." A quel punto ho capito tutto: la voglio spericolata, maleducata, la voglio vissuta. ...Si piazzò ultima nella classifica, ma diventò la canzone dei ragazzi come me".
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