Mixology: Lello, da barbiere a distillatore clandestino nell’America anni ’20
Il primo drinkeasy italiano: una linea di cocktail ispirata al Proibizionismo, servite nelle bottigliette cult delle lozioni per capelli
Cocktail drinkeasy ispirazione Proibizionismo
Debutto in grande stile per Lello, la linea di cocktail drinkeasy ispirata al Proibizionismo: una serie di miscele pronte al consumo, scelte tra quelle più in voga nei primi decenni del ‘900 e servite in modo del tutto clandestino nella bottiglietta cult delle lozioni per capelli, icona di stile, tanto in auge oltreoceano negli anni ruggenti.
La storia è quella di un barbiere, Lello, figlio di immigrati italiani, che come tanti connazionali si sono imbarcati su un bastimento con poche valigie di cartone verso la terra della speranza.
Lello cresce a Brooklyn, in un vero e proprio melting pot composto da chi aveva abbonato la vecchia Europa alla volta degli States, tra tradizioni famigliari e piccola criminalità.
Lello diventa barbiere e si trasferisce nella cittadina di Century dove apre la sua bottega ma quando arriva il Proibizionismo con le restrizioni sulla vendita degli alcolici, che da un lato all’altro degli States venivano somministrati di contrabbando con gli escamotage più singolari, anche il nostro barbiere per sopravvivere è costretto a smerciare alcolici utilizzando il suo salone di bellezza come copertura.
Ecco quindi che, opportunamente mascherati, tonici e lozioni diventano cocktail per uomo e per donna, da gustare anche a temperatura ambiente.
Un secolo più tardi, dalle metropoli Usa degli anni '20 all'Italia del 2021, i sei cocktail-lozioni griffati da Lello (di cui quattro basic più i premium dietro rilascio della parola d'ordine) sono a disposizione degli appassionati di miscelazione alternativa.
“Vogliamo mantenere l'idea della clandestinità – racconta l'ideatore del progetto – specie in un momento storico come quello attuale, in cui i bar vengono chiusi, anche se per altri motivi. Ci piace l'idea di far vivere l'autentica esperienza dei locali speakeasy direttamente a casa degli amanti del bere miscelato”.
Dalla forma alla sostanza, ogni aspetto del progetto vuole richiamare l'idea della clandestinità: è il caso del packaging, che richiama le bottigliette di lozioni o tonico per capelli che all'epoca venivano svuotate, riempite di liquore e smerciate, fino alla possibilità di accedere a una linea premium con ulteriori cocktail, da richiedere solo dietro parola d'ordine.
L’idea è nata a Firenze dall'intuizione di un team di giovani imprenditori e il supporto del noto bartender Luca Manni.
Di Indira Fassioni
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