Videogiochi: ecco come un gruppo di tetraplegici è diventato un team eSports
A seguito di un terribile incidente, la vita del newyorkese Chris Scott e dei suoi compagni di squadra si è tramutata in una carriera in ascesa grazie ai videogames
A un passo dalla morte. Così si è sentito il giovane Chris Scott quando si è accorto di stare precipitando sopra Long Island, New York. Il suo istruttore di paracadutismo, con cui era in discesa libera, aveva incontrato una turbolenza e il paracadute che avrebbe rallentato la loro discesa è improvvisamente collassato, causandone la morte all’impatto. Sorprendentemente, Scott è sopravvissuto, anche se al suo risveglio 11 giorni dopo, i medici gli hanno comunicato d’essersi spezzato l’osso del collo diagnosticandogli una paraplegia diffusa.
Scott non si è dato per vinto e ha iniziato a frequentare il Mount Sinai Hospital, un centro di riabilitazione specializzato ad Atlanta, in Georgia, prima di tornare a New York dalla sua famiglia. Per spostarsi con la sua sedia a rotelle, usa un joystick a bocca ed è proprio in questo luogo che ha incontrato il dottor David Putrino, direttore dell'innovazione riabilitativa della struttura, già esperto di diversi metodi di allenamento associati a soluzioni tecnologiche come la realtà virtuale.
"Siamo rimasti seduti a fissarci in silenzio per un po’”, ha raccontato Putrino. Alla domanda di quest’ultimo su cosa gli piacesse fare, Scott ha risposto che amava giocare ai videogiochi online, con enorme sorpresa del medico che non aveva mai visto un tetraplegico cimentarsi in giochi competitivi.
Scott gli ha chiesto allora di dargli una mano a montare sulla sua sedia a rotelle il QuadStick, un dispositivo al cui boccaglio erano collegati un joystick e diversi sensori che potevano essere risucchiati o soffiati. In poche mosse, Scott ha battuto Putrino a NBA 2K su PS4. Questa esperienza è stata la lampadina che ha dato loro l’idea di creare una squadra di eSports insieme ad altri giocatori tetraplegici. Poco dopo un gruppo di otto persone con paraplegia e tetraplegia ha iniziato a riunirsi regolarmente per allenarsi.
L’impegno è stato ricompensato. Nell’estate del 2019 la squadra era pronta per iniziare a giocare in competizioni in cui sarebbero stati in palio premi in denaro e maggiore prestigio. Ma proprio al culmine del loro primo torneo, il team è stato scosso dall’improvvisa scomparsa di Scott, morto per un'infezione al torace.
La squadra ha deciso però di proseguire ciò che il giovane aveva iniziato in suo onore, decidendo per il nome Quad Gods. "Ci chiamiamo Quad Gods perché nella nostra mente siamo tutti dèi nel nostro stile di vita", ha detto Blake Hunt uno dei membri della squadra. Il loro logo è stato dipinto a bocca da un altro membro del team Sergio Acevedo. Si tratta di una sedia a rotelle tenuta in alto da ali. "Chris sarà sempre il nostro capitano", ha raccontato Hunt. "È il nostro angelo custode e le ali lo rappresentano".
Nel primo torneo competitivo in cui i Quad Gods si sono cimentati ha coinvolto ben 99 squadre, e i ragazzi che speravano almeno di finire nella prima metà, sono arrivati addirittura quarti. Hanno iniziato quindi a giocare e vincere numerosi tornei online, riscontrando un particolare successo con il popolare gioco di combattimento Fortnite. Il loro prossimo obiettivo è piazzarsi tra i primi in una serie di diversi campionati mondiali che si terranno nel corso del prossimo anno, tra cui persino le Olimpiadi se il Comitato Olimpico deciderà di includere gli eSports tra le discipline in gara.
SU TGCOM24