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HTC Los Angeles. La ricerca costante di autenticità tra vintage e modernità

Capi e accessori Made in Italy dal DNA statunitense, in equilibrio perfetto tra cultura sartoriale e spirito underground

Andrea Brà è il fondatore e il direttore creativo di HTC Los Angeles, il brand Made in Italy, con un inconfondibile patrimonio genetico statunitense. Le collezioni sono caratterizzate da un’incessante ricerca della qualità assoluta e da una maniacale attenzione ai dettagli. I tratti che distinguono il brand sono lo stile rock’n roll e il vintage revival, un serbatoio iconografico illimitato, uniti a standard di qualità ineccepibili. Couture e wild, sartorialità italiana e cultura underground statunitense si fondono sapientemente in un dualismo perfetto in tutti i capi e gli accessori firmati HTC Los Angeles.

HTC Los Angeles. La ricerca costante di autenticità tra vintage e modernità

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Un universo creativo in evoluzione costante, sia idealmente che fisicamente: un esercizio di stile che non si ferma mai, ma che si muove seguendo il meno possibile percorsi precostruiti, nella direzione di una contemporaneità oltre il tempo.
I capi, i materiali e il design prendono forma attingendo ad un’artigianalità tutta italiana, donando consistenza fisica a un sogno nato in California e diffuso in tutto il mondo.

Chi è Andrea Brà? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di crescita/ formazione professionale?

Ho iniziato ad avvicinarmi al settore della pelletteria sin da quando ero bambino, girovagando nell'azienda di cinture dei miei genitori e imparando a conoscere concia, ferramenta e punti. Dal 1989 ho guidato l'azienda di famiglia verso nuovi obiettivi, immaginando e raggiungendo ciò che LCB Accessories Makers è oggi: un'azienda contemporanea di pelletteria di lusso. Sono anche cofondatore di HTC Los Angeles, un brand che mi permette di unire la mia esperienza nell’artigianato italiano con la mia personale passione per il vintage e la musica.

Quando e com’è nato HTC Los Angeles? Come mai la scelta di questo nome?

“HTC” sta per Hollywood Trading Company e “Los Angeles” sta, invece, per il luogo dove il brand è nato e da cui trae linfa ed ispirazione. In principio, infatti, l’idea nacque dallo spirito dei Flea Market californiani, perché passeggiare tra i mercatini di Los Angeles alla ricerca di qualche oggetto particolare o di una specialità locale è un'esperienza davvero unica. I Flea Market sono la perfetta commistione di culture e di epoche che si incontrano mescolandosi tra di loro: si trova di tutto, da articoli vintage e di antiquariato a capi di abbigliamento, pezzi da collezione, arredi e libri, fino a piante e cibo, provenienti da ogni parte del mondo. HTC è stato fondato all'inizio degli anni 2000, a Los Angeles, da Zip Stevenson. La crew originale era ed è ancora oggi based in Los Angeles. Quando ho conosciuto Zip mi trovavo a LA come vintage collector e, poco dopo il nostro incontro, abbiamo deciso di lavorare insieme, producendo le prime repliche vintage. Da lì abbiamo importato e distribuito il prodotto prima in Europa, poi nel mondo. Come per i Flea Market californiani, HTC nasce, cresce e si evolve proprio attraverso incontri, esperienze e commistioni inaspettate. Essere nel posto giusto al momento sbagliato o nel posto sbagliato al momento giusto è la filosofia che tiene HTC costantemente legata a dei mondi di riferimento autentici e vivi, con delle cose da dire, a prescindere dagli artifici del marketing. Mondi che proprio per questo sono naturalmente portati ad anticipare estetica, storie e contenuti, anziché ricalcare i trend dominanti.

Il brand nasce a Los Angeles, ma mantiene una forte aderenza con l’Italia, in particolare con Verona, la tua città. Che importanza assume per te l’artigianalità Made in Italy nell’ambito di questo progetto?

La dimensione globale di HTC e della comunità di riferimento è dichiarata fin dal principio. Tuttavia, se l’ispirazione e le origini sono a Los Angeles, la mano e l’ingegno sono in Italia, a Verona, mia città d’origine. Una produzione italiana è da sempre sinonimo di qualità e di stile. Nel campo della moda, infatti, il Made in Italy è una di quelle caratteristiche capaci di fare la differenza tra un semplice capo d'abbigliamento e un capo ricercato, stravagante, particolare, iconico, senza tempo. Avere l’ufficio creativo e produttivo a Verona è il punto di forza della nostra azienda. Da quei luoghi, infatti, traggo quotidianamente ispirazione: dal Lago di Garda, occhio azzurro della città, a Verona, centro dell’immaginazione, del sogno, della fantasia. Se dunque il cuore pulsante del brand è americano, le sue mani si muovono con una maestria tutta italiana: è infatti dal Made in Italy e dalla tradizione artigianale della famiglia che il marchio ha ricavato quel valore aggiunto che rende possibile il ‘twist’, il cambio di tendenza imprevisto, per fare la differenza e realizzare una collezione senza eguali. In sintesi, HTC Los Angeles è nato a Los Angeles, disegnato e prodotto in Italia, vissuto in tutto il mondo.

Quali sono le cifre stilisitico-distintive delle collezioni HTC?

USA e Made in Italy, spirito wild e couture, rock e vintage: il brand HTC Los Angeles è costruito grazie ad un equilibrio di dualismi perfettamente assemblati. Senza mai dimenticare che i linguaggi evolvono costantemente, il marchio dà vita alle sue collezioni muovendosi in equilibrio fra passato e presente.

Rock’n roll e vintage sono le due anime del brand. Cosa ritroviamo di Andrea e della tua cultura nelle tue creazioni?

Il DNA di HTC è e sarà sempre il rock’n roll, inteso come ribellione alle convenzioni e ai canoni imposti. Non vogliamo essere fashion o alla moda, ma far parte del quotidiano dei nostri eroi e tirare fuori la loro anima rock. Cerchiamo di fare lo stesso con gli oggetti vintage da cui prendiamo ispirazione, talvolta anche scoprendo a chi sono appartenuti, per poter realizzare così pezzi da veri collezionisti. La combinazione di queste due anime, il rock e il vintage, ci permette di creare capi con una connotazione esteriore ed una interiore ben precise. C’è tanto di me nel brand, perché tutto parte dalla mia passione per la vita, la musica, il viaggio. HTC Los Angeles è il centro gravitazionale per gli appassionati di vintage, grazie all’abilità del marchio di creare accessori, calzature e capi di abbigliamento iconici e senza tempo. Made in Italy & USA, distribuito in oltre 40 paesi in tutto il mondo, HTC Los Angeles racconta una storia di artigiani moderni, di ricerca, di recupero e sperimentazione, con un codice genetico inconfondibile, figlio della California. Un brand che ha aperto un nuovo capitolo del reinvented vintage, rielaborato secondo codici stilistici contemporanei, con un know-how manifatturiero e una sensibilità artigianale unica e consolidata negli anni.

In sintesi, l’ispirazione da dove arriva?

La forza espressiva dei modelli, la cura dei dettagli e la preziosità delle lavorazioni sono la testimonianza di un approccio unico, distante da qualsiasi forma di omologazione, che deriva da un percorso creativo ogni volta irripetibile: un viaggio, un luogo, un personaggio incontrato, un concerto. E nell’anima di HTC si riflette proprio l’attrazione autentica per la musica, in tutte le sue sfaccettature: non solo performance ma anche suono, melodia, esibizione, luci, backstage, atmosfera. Che si parta da una gradazione di colore, da una forma, da un materiale, comunque la creazione artistica è data dal processo di reinterpretazione di quel particolare dettaglio vintage, che porta a un esito sempre imprevisto e originale.

Una comunità globale di appassionati, musicisti, artisti, creativi, imprenditori, persone comuni…ma anche moltissime celeb, dal rapper americano Machine Gun Kelly al cantante italiano Salmo, scelgono di indossare i vostri capi. Ma, più in generale, a quale pubblico vi rivolgete?

Cerchiamo di creare sempre collezioni con uno spirito indipendente, unusual e unexpected. Il comune denominatore dei nostri clienti più affezionati è l’animo rock. Chi compra HTC Los Angeles è una persona esigente, cool, con una capacità di creare mix & match inaspettati tra il classico e il moderno, prediligendo i nostri accessori rock per un particolare, pur vestendo formale ed elegante nel totale. Non vogliamo essere fashion, ma desideriamo far parte del quotidiano dei nostri heroes, aiutandoli ad esprimere la loro personalità senza la paura di osare e di creare abbinamenti non scontati.

Qual è il capo di punta, irrinunciabile, delle vostre collezioni?

Il capo iconico per eccellenza è l’accessorio borchiato. Se parliamo di un must have estremamemente identificativo, per HTC Los Angeles è certamente la Leather Jacket, che rappresenta il ritornello evergreen dello spirito rock per eccellenza.

Chi è Andrea nella vita privata? Interessi, passioni, progetti?

Sono una persona curiosa, da sempre. Il mio girare il mondo, gli occhi spalancati su ciò che mi circonda sono elementi che mi hanno accompagnato fin da bambino, definendo la mia personalità originale. Ho molte passioni, alcune delle quali legate al mio brand HTC Los Angeles, che mi permette appunto di toccare infiniti mondi. Mi dico sempre che faccio quello che amo e viceversa, vivendo quindi questa mia posizione nell’azienda non come un lavoro, ma come un’occasione di coltivare quello che più mi piace, continuando a plasmare e a definire la mia persona. I miei interessi spaziano dall'arte alla musica. Quest’ultima in particolare la pratico da dieci anni: sono infatti un appassionato di musica elettronica prodotta in tutto il mondo. Queste infinite realtà si incrociano, si intrecciano, si mescolano, si condizionano, spesso in modo indissolubile, formando a loro volta altri universi possibili. I libri, l’arte, la musica, la moda, i viaggi sono tutte forme di espressione creativa interconnesse tra loro. 

Cosa sogni per il tuo futuro? E per quello di HTC Los Angeles?

Dopo questo anno, uno dei desideri più grandi è quello di poter tornare nuovamente a viaggiare. Per quanto riguarda l’azienda, il prossimo step prevede una maggiore coesione tra tutte le attività che sino ad oggi sono state intraprese: la produzione insieme al retail e al commerciale, inserendo in modo sempre maggiore la musica, come linfa vitale da cui tutto prende forma.  Mi piacerebbe inoltre poter portare il brand al di fuori del fashion system, creando un’interconnessione anche con l’arte, per poter dare infinite sfaccettature al tipo di comunicazione che vogliamo veicolare ed introdurre nuove espressioni e modi di essere in tutti i mondi possibili. 

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