A "Mattino Cinque" si torna a parlare della morte di Roberta Siragusa, la 17enne di Caccamo (Palermo) trovata senza vita e semi carbonizzata in un burrone. Mentre le indagini proseguono senza sosta, nel corso della puntata di lunedì 1 febbraio, è stata proposta la testimonianza di un caro amico della ragazza, che si sofferma sulla travagliata relazione di Roberta con Pietro Morreale, il 19enne arrestato per il delitto ma per il quale non ha confessato.
"Mia sorella conosceva Roberta perché andavano a scuola insieme - racconta nella ricostruzione - Sapeva della sua relazione con Pietro, sapeva anche che lui la picchiava e la minacciava. Lui diceva a Roberta che se avesse raccontato a qualcuno di queste violenze, avrebbe fatto del male sia a lei, sia alla sua famiglia".
Il giovane racconta inoltre di aver avuto una relazione clandestina con Roberta e di essere rimasto in ottimi rapporti con lei anche quando la loro storia era terminata: "Anche se non ci siamo più incontrati, non abbiamo mai smesso di mandarci messaggi e di telefonarci. La sera della sua morte siamo stati in contatto fino a tarda notte". E infine i timori che potesse accadere qualcosa di drammatico: "Non ho chiuso occhio tutta la notte, avevo un brutto presentimento".