Sono arrivate all'aeroporto di Pratica di Mare le 66mila dosi del vaccino Moderna inizialmente in programma per questa settimana. La somministrazione, dopo la distribuzione tra le varie Regioni, comincerà tra lunedì e martedi. AstraZeneca consegnerà invece 9 milioni di dosi aggiuntive nel primo trimestre, ha fatto sapere la von der Leyen. Duri scontri durante le proteste a Bruxelles contro le restrizioni per il Covid: il bilancio è di quasi 500 arresti.
"Mentre Pfizer e Moderna servono a ridurre la mortalità e la pressione sulle terapie intensive, AstraZeneca servirà a ridurre la moltiplicazione dei contagi", sottolinea il commissario straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri, spiegando quale sarà la metodologia di somministrazione dei vari vaccini in Italia, soprattutto dopo l'arrivo di AstraZeneca che l'Aifa ha indicato preferibilmente per gli under 55.
Le categorie da vaccinare Ora bisognerà scegliere a chi dare prima le dosi: insegnanti, lavoratori del servizio pubblico, carcerati, i giovani, gli studenti. Il commissario, però, ha voluto anche chiarire che le difficoltà nell'attuazione del piano vaccinale sono dovute ai ritardi e ai tagli delle case farmaceutiche. Le aziende, le sue parole, hanno sopravvalutato la loro capacità produttiva, senza fare "uno sforzo di implementazione di siti produttivi".
"Al momento - accusa Arcuri - stiamo lavorando con oltre il 60% di vaccini in meno" rispetto a quanto stabilito all'inizio. Ora però, con il nuovo vaccino AstraZeneca - che potrebbe arrivare già la prossima settimana dopo la consegna all'Unione europea di 9 milioni di dosi in più - bisogna stabilire quali saranno le categorie da privilegiare nella campagna.
Centri vaccinali e medici di base L'Italia dovrà farsi trovare pronta anche per la fase di massa, ampliando il numero di centri vaccinali e coinvolgendo i medici di base e successivamente i farmacisti. Personale che andrà ad affiancare i 15.000 e i 4.000 infermieri che hanno risposto al bando. Proprio per accelerare, governo e regioni torneranno a vedersi il prima possibile, già nei prossimi giorni, compatibilmente con il calendario della crisi di governo. Domenica a Pratica di Mare sono arrivate le 66 mila dosi settimanali di Moderna, alle quali, già da da lunedì, dovrebbero aggiungersi le circa 500mila di Pfizer. Fiale indispensabili per ridare fiato alle Regioni che hanno ripreso la vaccinazione dopo il rallentamento dei giorni scorsi per il taglio delle consegne.
Verso i due milioni di vaccini somministrati L'Italia intanto va verso i due milioni di vaccini somministrati, con oltre 600mila persone che hanno ricevuto la seconda dose. La tabella di marcia conta dunque di ripartire, con la conclusione della fase 1 - quella della somministrazione a personale sanitario, ospiti e lavoratori delle Rsa - e l'avvio di quella che prevede il vaccino per gli over 80.
Le prime a partire, l'8 febbraio, saranno Lazio e Valle d'Aosta, poi, via via, tutte le altre Regioni, anche se bisognerà comunque fare i conti con i tagli annunciati da Pfizer e Moderna, che dovrebbero farsi sentire in maniera più corposa proprio nelle prime due settimane del mese, quando sarà applicato il taglio del 20% sulle dosi di Moderna. Già dalla prossima settimana (in anticipo rispetto all'8 febbraio), invece, potrebbe arrivare il primo stock da 428.440 dosi di AstraZeneca, al quale seguirà, dalla settimana successiva un'altra consegna di 661.133 dosi. Prima di quella data bisognerà comunque scegliere a chi destinare prioritariamente le fiale tra gli under 55.
Vaccini, lunedì nuovo incontro Regioni-governo Lunedì si terrà un nuovo incontro tra governo e Regioni per fare il punto sul piano vaccini dopo l'approvazione dell'Aifa al nuovo siero di AstraZeneca più adatto agli under 55. Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, e quello della Salute, Roberto Speranza, incontreranno i presidenti di Regione insieme con il commissario straordinario per l'emergenza, Domenico Arcuri.
Proteste a Bruxelles, quasi 500 arresti Tensione in Belgio, dove salgono a 488 gli arresti effettuati dalla polizia di Bruxelles durante le manifestazioni contro le restrizioni anti-Covid non autorizzate. Lo rende noto l'agenzia Belga. Sono stati fermati anche tifosi di alcuni club di calcio, sia valloni che fiamminghi. La polizia ha sequestrato diversi oggetti pericolosi, da coltelli a razzi bengala.
Intanto superano quota 102 milioni i contagi di Covid-19 a livello globale, con oltre 2,2 milioni di decessi.