Primo giorno di consultazioni a Montecitorio di Roberto Fico, a cui Mattarella ha dato il mandato esplorativo per la formazione di un nuovo governo. "Conte come premier è una scelta indiscutibile", dice il capo politico dei 5S, Vito Crimi. Anche il Pd conferma l'appoggio al premier dimissionario e propone un "programma di fine legislatura partendo dalle forze che hanno votato l'ultima fiducia". Renzi: "Governo politico ma non a tutti i costi".
I Cinque Stelle, il Pd e Leu "difendono" Conte, mentre Renzi, invece, chiede un approfondimento sui "contenuti", e un "documento scritto" sul programma, ricordando che per Italia Viva "le idee vengono prima dei nomi", confermando la sua preferenza per "un governo politico a uno istituzionale".
Alla fine della prima giornata di consultazioni, un punto importante comunque a favore del lavoro di Fico è che si sia iniziato a lavorare concretamente sul programma.
Crimi: "Mes tema divisivo, accantoniamolo" Vito Crimi definisce "indiscutibile" l'indicazione del Movimento a favore di Conte e avanza alcune richieste: "Abbiamo posto l'esigenza che si lavori a un cronoprogramma dettagliato in temi e tempi, che dia comunicazione certa del lavoro che il governo dovrà fare, e che dovrà essere solennemente sottoscritto da tutte le forze che parteciperanno al governo". Poi frena su alcuni temi: "Abbiamo chiesto che siano accantonati alcune temi, strumentali e divisivi, penso al Mes e prendere atto che non c'è una maggioranza" che lo appoggia e quindi che "venga tolto dall'agenda e ci si concentri sulle questioni che hanno un sentire comune e siano più importanti".
ZIngaretti: "Conte sola personalità capace di raccogliere i consensi necessari" Anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, prima di incontrare Fico, ribadisce su Fb che il suo nome secco Conte, definito come "la solapersonalità capace di raccogliere i consensi necessari". Ora è necessario, aggiunge il leader dem, "sviluppare in queste ore quel confronto programmatico richiesto da tutti e che noi ci auguriamo sia franco, approfondito e privo di strumentalità e di confusi diversivi e obiettivi politici. Mantenere la dignità della politica è un tutt'uno con la ricostruzione di un governo ampio fondato su un programma vincolante e strategico", insomma rilancia un patto di legislatura. Quindi punzecchia implicitamente Renzi, ricordando "la distanza ormai quasi insopportabile tra il sentimento degli italiani e le loro preoccupazioni quotidiane e un dibattito politico ai più incomprensibile, chiuso in se stesso, in alcuni casi mosso da soli interessi personali o di partito".
"Patto di legislatura" Dopo il colloquio con Fico, sempre Zingaretti chiede "lealtà" a tutti gli alleati e "un patto di legislatura" (cioè fino al 2023), perché, conclude, "questo punto non si può davvero sbagliare".
Renzi: "Ora un documento scritto" Infine, la posizione di Renzi, che senza indicare nomi di premier chiede che si parli prima di "contenuti" e che è necessario "un documento scritto". Quanto al Mes, e alla richiesta dei Cinque Stelle di non parlarne, Renzi usa toni cauti: "Se il M5s è contrario cercheremo di capire le ragioni e di affrontare tutti i punti in discussione, non solo sul Mes. Se siamo disponibili a trovare soluzioni sul Mes lo siano anche gli altri".